Home Tecnologie Stampa 3D La stampa 3D aiuta la chirurgia maxillo-facciale

La stampa 3D aiuta la chirurgia maxillo-facciale

I chirurghi dell’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale del Policlinico S. Orsola hanno sviluppato con l’azienda italiana Sintac un workflow per la simulazione degli interventi chirurgici e la realizzazione virtuale di protesi personalizzate per il paziente, che vengono poi stampate grazie a tecnologia additiva (tecnica DMLS) con le stampanti della tedesca EOS.

Nel 2011 ha avuto avvio il protocollo di ricerca, sviluppato dai ricercatori dell’Università di Bologna, che ha permesso di realizzare nel corso degli anni successivi, oltre 60 casi di ricostruzione mandibolare sfruttando la tecnologia CAD-CAM. L’affinamento del protocollo operativo ha permesso di ottenere risultati funzionalmente ed esteticamente sempre migliori, se comparati alla tecnica ricostruttiva tradizionale.

Grazie alla stampa 3D delle placche, che supportano il trapianto osseo atto a ricostruire l’area anatomica desiderata, e prodotte con il sistema EOS M 280, lo staff del professore Claudio Marchetti, può applicare tale metodica ricostruttiva ai pazienti affetti da neoplasie che interessano le ossa dello scheletro facciale.

La tecnica di chirurgia tradizionalmente usata per la ricostruzione mandibolare era più complessa e meno personalizzabile di adesso – ha dichiarato in una nota Salvatore Battaglia, medico in formazione specialistica dell’equipe di chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale S. Orsola Malpighi di Bologna -. L’operazione permetteva di ottenere già risultati buoni dal punto di vista della ricostruzione ossea”.

Chi è Eos

Eos è fornitore di tecnologie di stampa 3D industriale con metalli e polimeri. Fondata nel 1989, l’azienda ha a portafoglio sistemi, materiali e parametri per i processi di produzione additiva.

La pianificazione virtuale degli interventi di chirurgia è divenuta, nel corso degli anni successivi, una procedura routinaria all’interno della nostra Unità Operativa in virtù della presenza, all’interno dell’Università di Bologna, del Laboratorio di Bioingegneria, diretto dalla Prof.ssa Emanuela Marcelli: “La collaborazione quotidiana con gli ingegneri del 3DLab ci permette di pianificare, con software di ultima generazione, gli interventi chirurgici maxillo-facciali. Grazie alla tecnologia CAD-CAM, tali risultati sono ulteriormente migliorati sia dal punto di vista clinico, che dal punto di vista dei tempi operatori. Con la tecnologia AM si può creare un modello perfetto di placca ricostruttiva che può essere impiantata direttamente e senza alcun tipo di ulteriore modellazione intra-operatoria, rispondendo ai criteri di medicina rigenerativa personalizzata”.

Questa tecnologia permette di ridurre significativamente l’errore chirurgico. Anche dal punto di vista dei costi di tale metodica, seppur i costi iniziali relativi ai manufatti protesici personalizzati possano essere più elevati rispetto alle placche ricostruttive stock, dopo una prima revisione della casistica, sembrerebbe che i ridotti tempi operatori, le degenze post-operatorie più brevi ed il minor tasso di complicanze legate agli interventi contribuiscano a rendere la metodica CAD-CAM per le ricostruzioni mandibolari economicamente sostenibile.

Con un volume di costruzione di 250 x 250 x 325 mm, il sistema EOS M 280 consente una produzione veloce, flessibile e conveniente di parti metalliche direttamente dai dati CAD, con un’ampia possibilità di personalizzazione, quindi, delle protesi progettate sulle specifiche esigenze del paziente.

 

 

 

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