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Le otto tecnologie chiave per il futuro della sanità

Nella Sanità l’innovazione ha molti significati, la maggior parte dei quali legati al miglioramento dell’efficacia nella cura delle principali malattie e delle condizioni croniche. Il settore medico resta invece dietro altri quando si parla delle innovazioni tecnologiche che vanno per la maggiore sui media, come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale.

Eppure, avvisa l’Health Research Institute di PriceWaterhouseCoopers, nel corso di quest’anno anche il settore medico dovrà prepararsi ad adottarne alcune e a capire come cambieranno il funzionamento dei servizi sanitari.

Non che le innovazioni tecnologiche più interessanti non siano già state adottate in diversi progetti e iniziative, ammette PwC, mancano però un’adozione su larga scala – il che per molte è ovvio, essendo esse in piena fase di sviluppo – e soprattutto una visione trasversale che consideri l’impatto del loro insieme sui processi della Sanità.

Per capire quanto potrebbero essere rivoluzionarie le nuove tecnologie basta guardare al Tricorder XPrize di Qualcomm, un contest di sviluppo tecnologico che ha portato alla creazione di DxtER, un insieme integrato di dispositivi in grado di rilevare velocemente i principali parametri fisici e medici di un paziente. Un dispositivo del genere diffuso nella Sanità permette ai medici di velocizzare notevolmente la visita di un paziente e, opportunamente sviluppato, permetterà anche un monitoraggio semplice delle loro condizioni da remoto.

Le otto tecnologie chiave

Dispositivi del genere e le nuove tecnologie nel loro complesso, spiega PwC, stanno già cominciando a cambiare le supply chain delle aziende perché permettono di avere più informazioni in breve tempo sulle necessità dei pazienti di tutto il mondo. Insieme alla digitalizzazione dei processi che riguarda le imprese di qualsiasi settore, porteranno a supply chain sempre più digitali che sapranno adattarsi meglio ai cambiamenti dei mercati e delle normative, come anche abbreviare i tempi di produzione di nuovi medicinali.

Dxter, il vincitore del Qualcomm Tricorder XPrize
Dxter, il vincitore del Qualcomm Tricorder XPrize

PwC segnala otto tecnologie che hanno la possibilità di rivoluzionare il campo sanitario-medicale nei prossimi anni e che andrebbero già valutate in questo 2017. L’intelligenza artificiale permette di far eseguire ad algoritmi software operazioni di solito portate avanti da umani, in ambiti che coprono tutta la supply chain delle imprese sino alla fase di ricerca e sviluppo. La realtà aumentata si può usare come strumento formativo e informativo per i pazienti, mentre la realtà virtuale ha le stesse applicazioni estese anche al personale medico e in più è già usata in progetti pilota per la riduzione dello stress. Droni e robot saranno componenti sempre più attivi nella supply chain, con anche la possibilità di intervenire nell’assistenza e nel soccorso dei pazienti.

Altre tre tecnologie avranno applicazioni trasversali in tutto il settore sanitario. I sistemi Internet of Things andranno dal controllo degli inventari farmaceutici al monitoraggio remoto dei pazienti, la stampa 3D spazierà dalla creazione di protesi su misura alla produzione on-demand di vari prodotti, blockchain potrà essere alla base di sistemi per la sicurezza nella gestione delle informazioni cliniche.

Dalla teoria alla pratica

Le raccomandazioni di PwC per chi voglia iniziare a sperimentare con le nuove tecnologie sono principalmente tre. Innanzitutto avere una visione olistica e considerare le tecnologie nel loro insieme, senza adottarle singolarmente come soluzioni mirate. Il massimo valore si ottiene invece quando sono applicate in sinergia tra loro e in coordinazione con i servizi già offerti. Serve ovviamente una visione strategica in questo senso, per capire e definire come cambiano i ruoli delle varie entità in un ecosistema digitale.

Secondo le analisi PwC cresce la quota di pazienti che condividerebbero i loro dati per avere cure migliori
Secondo le analisi PwC cresce la quota di pazienti che condividerebbero i loro dati per avere cure migliori

Secondo consiglio: mettersi alla ricerca di nuovi talenti. Le nuove tecnologie richiedono competenze che spesso è difficile o troppo costoso sviluppare internamente e che è meglio cercare sul mercato. Questo però metterà le aziende della Sanità in competizione non solo fra loro ma anche con quelle di settori diversi come il finanziario e il retail. Uno scenario a cui potrebbero non essere preparate. Infine, spiega PwC, meglio non risparmiare sulla sicurezza IT: essere più digitali ha molti vantaggi ma rende anche più vulnerabili in rete.

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