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Tecnologie per il futuro della chirurgia renale

La chirurgia renale robot-assistita è il principale argomento della masterclass per urologi “Robotic assisted nephrectomy” in programma a Firenze giovedì 9 e venerdì 10 Maggio

La due giorni si terrà presso il Centro Congressi Hotel Londra, via Jacopo da Diacceto 16 – 20: qui il programma.

Oltre alla robotica, tra le tecnologie che aiutano i medici a rendere sempre meno invasivi ma più efficaci gli interventi c’è anche la diagnostica tridimensionale.

Di questo si fa promotrice la startup torinese Medics, che presenta alla masterclass fiorentina un servizio di ricostruzione e stampa 3D ad altissima fedeltà per la pianificazione pre-operatoria.

Le ricostruzioni di Medics vengono elaborate a partire dai tradizionali esami clinici (TAC, angioTAC, risonanza magnetica) e sono riconosciute come dispositivi medici dal Ministero della Salute.

Vengono impiegate soprattutto nei casi che presentano una particolare complessità e garantiscono al medico una migliore comprensione dello scenario clinico, permettendo anche di intervenire su patologie altrimenti considerate inoperabili.

In meno di 72 ore il chirurgo può disporre di un modello che evidenzia la patologia in scala 1:1 e gli permette non solo di preparare al meglio l’operazione ma anche di farla comprendere in tutte le sue sfumature al paziente.

Un nuovo sistema che contribuisce a diminuire i rischi di complicazioni intra o post-operatorie e abbatte i costi diretti per ospedali e cliniche, ottimizzando i consumi di materiali sanitari.

Nell’ambito dell’urologia un modello accurato della morfologia del rene e della relativa anatomia vascolare aiuta ad individuare la precisa localizzazione della massa tumorale e permette di pianificare la strategia d’intervento: è così possibile procedere in maniera mininvasiva attraverso il clampaggio selettivo che interrompe l’afflusso sanguigno soltanto al segmento di rene interessato.

Il resto dell’organo rimane irrorato per tutta la durata dell’operazione, riducendo il rischio di comprometterne la funzionalità: si rimuove solo l’area interessata dalla lesione (nefrectomia parziale) evitando, quindi, l’asportazione totale del rene.

Questa procedura è sempre più diffusa e si attesta ormai come trattamento preferenziale in tutti i casi in cui sia possibile un approccio conservativo.

Le ricostruzioni tridimensionali sono preziose nella preparazione dell’intervento, spesso effettuato in chirurgia robotica: possono ridurre i tempi dell’operazione e le complicanze come perdite ematiche e infezioni, con una conseguente diminuzione dei giorni di ricovero e una migliore ripresa post-operatoria.

Il progetto sulla chirurgia urologica di Medics nasce dalla collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) e la startup torinese sta procedendo con altre realtà nazionali ed internazionali.

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