
In un contesto in cui la carenza di personale sanitario rappresenta una delle principali criticità del sistema pubblico, GAPMED Group propone un nuovo approccio digitale e strutturale alla gestione delle risorse umane in sanità. Nella intervista di 01health, Giacomo Baldi, CEO di GAPMED, presenta CURAMI, la prima piattaforma italiana nata per rispondere in modo proattivo ed efficiente a questa emergenza, sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale e dell’automazione dei processi.
Dott. Baldi, qual è stato il punto di partenza che ha portato GAPMED Italia a sviluppare “CURAMI”, la prima piattaforma digitale della società dedicata alla gestione della carenza di personale sanitario?
Il punto di partenza è stato il bisogno concreto e crescente delle strutture sanitarie pubbliche italiane di gestire con maggiore efficienza, trasparenza e sostenibilità il proprio personale sanitario. In un sistema sotto pressione, GAPMED ha voluto proporre un cambio di paradigma: non una risposta estemporanea all’emergenza, ma una piattaforma strutturale e digitale in grado di rendere più fluido e intelligente tutto il ciclo di gestione del personale. È così che è nata CURAMI: un’infrastruttura tecnologica pensata per sostenere il Sistema Sanitario Nazionale con un approccio strutturale e proattivo.
Può descrivere in modo sintetico come funziona la piattaforma e quali sono gli elementi distintivi rispetto ad altre soluzioni sul mercato?
CURAMI è una piattaforma HR as a Service che digitalizza e automatizza l’intero processo di gestione del personale sanitario: dallo scouting alla pianificazione dei turni fino alla rendicontazione. Utilizza tecnologie proprietarie e algoritmi di intelligenza artificiale per ottimizzare il matching tra professionisti e strutture, garantendo una gestione flessibile, modulare e on demand. Il suo valore aggiunto risiede nella capacità di unire software e servizi in un’unica soluzione, evitando l’intermediazione e riducendo sensibilmente i costi rispetto all’esternalizzazione.
In che modo CURAMI sta contribuendo a rispondere concretamente all’emergenza della carenza di personale sanitario nelle strutture ospedaliere italiane? Può condividere qualche dato o risultato significativo raggiunto fino a oggi?
CURAMI permette di ottimizzare e razionalizzare i processi di reclutamento e gestione del personale sanitario, in particolare nei reparti più critici come anestesia, ginecologia e radiologia e pronto soccorso. Ad oggi, tramite la piattaforma sono state erogate circa 23.000 ore di servizio, con un impatto diretto sulla continuità assistenziale e sul contenimento della spesa. Le strutture che adottano CURAMI hanno registrato un risparmio tra il 16% e il 30% rispetto ai modelli di gestione esternalizzata.
Quali sono le principali tecnologie su cui si basa CURAMI e quanto conta la digitalizzazione nella gestione delle risorse umane in ambito sanitario?

CURAMI si basa su un’architettura digitale che integra algoritmi di intelligenza artificiale per la valorizzazione dei profili, il matching tra competenze e fabbisogni, e la previsione di carenze future. Utilizza inoltre sistemi di AI per la redazione automatica di documenti come contratti e modelli di turnazione. Tutto, ovviamente, con la supervisione umana. La digitalizzazione è cruciale: consente di trasformare processi tradizionalmente lenti e manuali in operazioni rapide, trasparenti e tracciabili, liberando tempo e risorse a beneficio dei pazienti.
Quali benefici concreti porta la piattaforma sia alle strutture sanitarie sia ai professionisti del settore? E come viene garantita la qualità e la sicurezza nell’abbinamento tra domanda e offerta di lavoro?
Per le strutture, CURAMI rappresenta uno strumento di semplificazione gestionale, riduzione dei costi e maggiore autonomia nella pianificazione delle risorse. Per i professionisti, è un’opportunità di valorizzazione del proprio profilo e di accesso a incarichi in linea con le competenze. La qualità degli abbinamenti è garantita da algoritmi intelligenti e da un accurato sistema di verifica dei titoli, abilitazioni e certificazioni, che GAPMED gestisce in modo centralizzato e sicuro.
Quanto è semplice per una struttura sanitaria integrare CURAMI con i propri sistemi gestionali e quali sono i principali ostacoli che avete riscontrato nell’adozione della piattaforma?
CURAMI è progettata per essere integrabile con i principali sistemi gestionali in uso nelle strutture pubbliche, grazie a un’architettura modulare e interfacce API. Non abbiamo riscontrato alcun ostacolo tecnologico, semmai una sfida culturale per far comprendere che una gestione più digitale non solo è possibile, ma anche necessaria per rendere il sistema sanitario più resiliente e sostenibile.
Guardando al futuro, quali sono le prossime evoluzioni di CURAMI e come vede il ruolo della tecnologia nella gestione delle risorse umane in sanità nei prossimi anni?
Entro il 2027 puntiamo a un’estensione nazionale dell’utilizzo di CURAMI, coinvolgendo un numero crescente di strutture e Aziende Sanitarie. Stiamo già lavorando all’integrazione di nuovi moduli di analytics predittivo e all’evoluzione delle interfacce utente. La tecnologia sarà sempre più centrale nella gestione delle risorse umane in sanità: non solo per snellire i processi, ma per anticipare i bisogni, migliorare la pianificazione e creare un ecosistema in cui le persone siano messe nelle condizioni di lavorare al meglio.
Quanto è importante il dialogo con le istituzioni e le partnership con altri attori dell’ecosistema sanitario per il successo di iniziative come CURAMI? C’è qualche collaborazione già avviata che ritiene particolarmente significativa?
Il dialogo con le istituzioni è fondamentale: CURAMI nasce proprio per essere un alleato del sistema pubblico. Le collaborazioni con strutture sanitarie sono già attive e rappresentano un primo segnale dell’interesse crescente verso modelli innovativi. Riteniamo strategiche anche le sinergie con altri attori dell’ecosistema, come università, centri di ricerca e partner tecnologici, per continuare a far evolvere la piattaforma e generare un impatto sistemico sulla sanità del Paese.






