Home Applicazioni Nuova modellazione 3D per la chirurgia protesica dell'anca

Nuova modellazione 3D per la chirurgia protesica dell’anca

Negli ultimi 15 anni in Italia il numero di interventi di chirurgia per impianti protesici di anca è aumentato del 141% e del 226% quelli del ginocchio, soprattutto tra i pazienti più giovani, dati che portano il nostro Paese ai primi posti in Europa per numero di protesi impiantate in tutte le articolazioni, ma anche per il livello di affidabilità.

A dieci anni dall’introduzione in Italia della chirurgia ortopedica robotica per protesi, di cui è stato l’artefice, il dott. Piergiuseppe Perazzini, chirurgo ortopedico e responsabile della Clinica San Francesco di Verona, sarà di nuovo il primo chirurgo in Italia a utilizzare l’aggiornamento 4.0 del robot MAKO sempre  basato su TAC 3D ma con nuove funzioni di pianificazione.

Il Prof. Perazzini, che negli ultimi dieci anni con la sua equipe ha eseguito oltre 3.000 interventi di protesi di anca e ginocchio, creando presso la Clinica San Francesco una scuola di chirurgia robotica nazionale, ha presentato il nuovo software al management del Gruppo Garofalo Healthcare, che ha recentemente acquisito la Clinica San Francesco.

Si tratta di un aggiornamento del sistema Smart Robotics che consente di analizzare in anteprima i punti di conflitto determinati dal posizionamento delle componenti protesiche e di effettuare nel corso dell’intervento tutte le necessarie modifiche per evitarli.

Il sistema consente una personalizzazione immediata dell’intervento protesico, con vantaggi per il paziente grazie alla valutazione di parametri assolutamente sconosciuti o non valutabili nella chirurgia protesica tradizionale, come ad esempio il “Tilt Pelvico”, il cambiamento della posizione del bacino, e quindi dell’impianto protesico, nel passaggio dalla posizione seduta a quella eretta; o il “Range of Motion Virtuale”, ossia la simulazione virtuale del movimento  della componente protesica femorale durante l’intervento.

Come si legge in una nota, la Clinica San Francesco, struttura accreditata con il SSN, sarà il primo centro in Italia e tra i primi in Europa ad usare questo sistema, posizionandosi come punto di riferimento nazionale per gli interventi protesici robot-assistiti.

Oltre ai vantaggi per il paziente – riporta la stessa nota ascrivendo la dichiarazione al professor Perazzini – legati a una riduzione dell’instabilità protesica, questi parametri consentono di ricostruire una perfetta geometria articolare con effetti positivi sulla naturale usura dell’impianto nel tempo. Il nuovo sistema consentirà anche di ridurre gli interventi chirurgici di revisione, che si verificano tra il 20%-30% dei casi a seguito di interventi di chirurgia protesica tradizionale. Anche il programma riabilitativo si riduce per effetto dell’ottimizzazione dell’efficienza dei gruppi muscolari che lavorano sull’anca, resa più stabile nella fase post-operatoria. Con la previsione, grazie all’innovazione continua nella robotica, di riuscire ad applicare in futuro protesi a tutte le articolazioni umane: dalla spalla fino alla caviglia”.

Clinica San Francesco è anche Struttura di Riferimento Regionale per la chirurgia robotica  oltre che centro di formazione di Ortopedia Robotica Europea (“C.O.R.E.”) con un’intensa attività di training per chirurghi provenienti da tutta Europa.

 

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