Tra le indicazioni più importanti emerse durante il Covid-19, la necessità di dare più spazio alle cure domiciliari, anche al di fuori della situazione di emergenza. Come sta dimostrando Ikona, un aiuto importante può arrivare dalla realtà virtuale, soprattutto in condizioni delicate come il diabete.
Una situazione dove le possibilità di ridurre il più possibile disagi e costi di continui spostamenti tra casa e ospedale sono all’esame già da tempo. Restano però ancora da risolvere alcuni punti deboli cruciali, come la continuità nelle cure, la corretta applicazione e più in generale l’esatta conoscenza delle procedure.
Quanto appunto Ikona si dice pronta a risolvere con l’aiuto della realtà virtuale. Come sta insegnando il coronavirus, il tempo da dedicare ai pazienti cronici è un bene sempre più prezioso. Di conseguenza, aumentano le possibilità di trascurare aspetti invece importanti nell’aiutare il paziente a comprendere e seguire una cura.
Sentirsi, e curarsi, a casa con a realtà virtuale Ikona
Il sistema di realtà virtuale messo a punto dall’azienda di New York, sfrutta un comune visore, ma anche un semplice PC o uno smartphone, da abbinare alla propria piattaforma software. Combinando le competenze di professionisti del mondo video, pazienti e specialisti medici, sono stati prodotti contenuti in realtà virtuale al servizio delle diverse figure.
Sul fronte medicale, per istruire il personale su come preparare e istruire i pazienti nel passaggio dalle cure in ospedale a quelle da casa. Dal canto loro, aiutare i malati stessi a muoversi in una situazione sconosciuta, con una ricostruzione fedele del proprio ambiente domestico, per imparare a muoversi e gestire la situazione.
I dati ambientali raccolti vengono trasmessi a Ikona, la quale a sua volta li elabora per ricostruire scenari utili a scopo didattico. I primi risultati si sono rivelati incoraggianti, con una crescita del 52% da parte dei pazienti nell’apprendere le giuste modalità di cura a domicilio.
Anche il 37% del personale ha osservato benefici nell’acquisire confidenza con l’attività di istruire i pazienti su come curarsi a casa. Nel complesso, 80% degli utenti ha detto di preferire la realtà virtuale come metodo di apprendimento rispetto ai sistemi tradizionali.