Home Tecnologie Intelligenza artificiale Un assistente virtuale per la formazione dei nefrologi

Un assistente virtuale per la formazione dei nefrologi

Lo specialista di biotecnologie Amgen e Ibm hanno creato un’applicazione per i nefrologi che costituisce uno dei primi esempi europei di intelligenza artificiale atta a migliorare l’accesso alle informazioni mediche.

La soluzione consente ai nefrologi di interagire in linguaggio naturale con un corpus di quasi 100 documenti specializzati, aggiornati e selezionati, ottenendo, in tempo reale, informazioni accurate ed efficienti, risposte e documentazioni necessarie all’aggiornamento professionale.

Obiettivo della soluzione è realizzare uno strumento in grado di supportare gli utenti del sito web della Società Italiana di Nefrologia (SIN) nell’esplorazione e identificazione delle informazioni più aggiornate sulla letteratura scientifica relativa ai farmaci calciomimetici.

Sin e Amgen hanno selezionato e raccolto materiali dalle più recenti e rilevanti pubblicazioni scientifiche e hanno lavorato insieme a Ibm Services per sviluppare una soluzione che potesse accompagnare i nefrologi in un percorso di formazione professionale altamente personalizzato, che migliorasse l’esperienza dell’utente, fornendo un servizio in grado di rispondere rapidamente a domande anche complesse attraverso un’interazione naturale e semplice, che sarà fruibile attraverso un’interfaccia intuitiva, disponibile gratuitamente sul portale di SIN tutti i giorni a qualunque ora.

I contenuti dell’Assistente Virtuale, abilitati da Watson Assistant e Watson Discovery disponibili su Ibm Cloud, sono stati forniti da SIN in base alla letteratura scientifica, secondo uno specifico modello di conoscenza per il dominio dei farmaci calciomimetici, progettati e formalizzati con Watson Knowledge Studio.

In questo modo, gli utenti saranno in grado di accedere a una più ampia fonte di informazioni a supporto della diffusione degli ultimi studi e pratiche nel campo della nefrologia.

Per Daniela Scaramuccia, Direttore sanità e scienze della vita di Ibm Italia, il progetto, «realizzato in collaborazione con due aziende di riferimento nel loro campo, è un importante esempio di come l’intelligenza artificiale possa essere un valido supporto per il medico nella selezione e acquisizione di informazioni che richiederebbe altrimenti molto tempo».

Loreto Gesualdo, Ordinario di Nefrologia presso l’Università degli Studi di Bari e Presidente della Società Italiana di Nefrologia si dice orgoglioso «di avere messo a punto un programma di formazione scientifica all’avanguardia; la mole di dati di cui ormai dispone la comunità scientifica è vasta. Potere usufruire di una libreria scientifica che in tempo reale riesce a fugare dubbi in modo oggettivo rappresenta senz’altro uno strumento prezioso, che al libera tempo da potere dedicare alla comunicazione con i nostri pazienti».

Per Ermanno Paternò, Executive Medical Director di Amgen Italia «“a soluzione è un esempio dell’orientamento all’innovazione di Amgen che si riflette in progettualità di questo tipo, oltre che nella ricerca e sviluppo di farmaci in grado di avere un impatto significativo sulla vita dei pazienti».

 

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