
Come afferma 1NCE, azienda tecnologica attiva in oltre 90 Paesi con progetti IoT anche nel settore sanitario, la sanità del futuro passa per la connettività.
In un’epoca in cui l’invecchiamento della popolazione e la carenza di personale sanitario rappresentano sfide sempre più complesse, l’Internet delle Cose (Internet of Things, IoT) si conferma una risorsa chiave per rendere l’assistenza più efficiente, accessibile e sostenibile.
1NCE sottolinea come grazie alla connettività cellulare sia oggi possibile effettuare da remoto fino a 10 tipologie di monitoraggi clinici fondamentali. Un passo decisivo verso una sanità connessa, personalizzata e proattiva.
1. Monitoraggio generale del paziente
Dispositivi indossabili, smartwatch, sensori per frequenza cardiaca, pressione arteriosa e ossigenazione permettono di tenere sotto controllo lo stato di salute dei pazienti in tempo reale. I dati raccolti consentono ai medici di individuare precocemente eventuali criticità, intervenendo prima che sia necessaria una visita in presenza.
2. Teleassistenza e consulti a distanza
Grazie all’IoT, le informazioni cliniche vengono trasmesse in modo continuo ai team sanitari, rendendo più efficaci le consulenze da remoto e contribuendo alla gestione immediata di situazioni d’emergenza.
3. Controllo del ritmo cardiaco
Sensori intelligenti e dispositivi impiantabili come pacemaker e defibrillatori, connessi via IoT, permettono il monitoraggio costante del ritmo cardiaco e la rilevazione di aritmie e anomalie.
4. Monitoraggio della pressione arteriosa
La rilevazione continua della pressione consente di prevenire l’ipertensione e ottimizzare le terapie farmacologiche in modo personalizzato.
5. Analisi della coagulazione del sangue
Attraverso biosensori avanzati, è possibile misurare la viscosità del sangue e identificare rapidamente anomalie potenzialmente pericolose.
6. Saturazione dell’ossigeno e flusso respiratorio
La tecnologia IoT consente il monitoraggio dei livelli di ossigeno nel sangue, utile per diagnosticare e gestire tempestivamente disturbi respiratori come l’ipossiemia.
7. Controllo dei livelli di glucosio
Dispositivi connessi permettono di monitorare i livelli glicemici, fondamentale nella gestione del diabete. I dati in tempo reale aiutano a regolare l’insulina e l’alimentazione.
8. Aderenza alle terapie
Grazie a pilloliere smart e wearable intelligenti, è possibile tracciare l’assunzione dei farmaci, inviare promemoria ai pazienti e segnalare eventuali dimenticanze.
9. Monitoraggio della terapia del sonno
Durante il riposo notturno, l’IoT consente di raccogliere dati su fasi del sonno, respirazione e ossigenazione. Informazioni cruciali per trattare disturbi come l’apnea notturna.
10. Sperimentazioni cliniche
I dispositivi connessi stanno rivoluzionando anche la ricerca, permettendo la raccolta di dati in remoto durante le sperimentazioni. Una modalità che riduce la necessità di visite in presenza e migliora la personalizzazione dei protocolli terapeutici.