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BioUpper, le dieci startup che vogliono innovare la sanità

Con la selezione delle finaliste si è conclusa la fase intermedia della terza edizione di BioUpper, iniziativa promossa da Novartis e Fondazione Cariplo con la partecipazione di Ibm e la collaborazione di Cariplo Factory a supporto di startupper nelle Scienze della Vita.

Dal lotto che comprende ABZero, Anant, Confirmo, ElicaDEA, Patch, Priya, Quickly Pro, SpeX, Stay Active, SynDiag usciranno le tre startup vincitrici della terza edizione di BioUpper, che riceveranno in totale 540mila euro in servizi.

Durante il Selection Day della Call for Ideas una giuria composta da rappresentanti di Novartis, Fondazione Cariplo, IBM e da esponenti del mondo scientifico e accademico italiano e della startup community ha selezionato i migliori progetti tra gli oltre 150 presentati.

Le dieci startup che competono per BioUpper

ABzero propone agli ospedali l’utilizzo di droni per il trasporto rapido e sicuro di sangue, emoderivati ed organi.

Anant utilizza l’intelligenza artificiale, implementata in un dispositivo progettato per analizzare la pelle e prevenire tumori cutanei.

Confirmo è un’app che provvede all’accettazione legale delle procedure mediche, accertandosi che il paziente abbia compreso i moduli.

ElicaDEA ha sviluppato un biochip per il dosaggio di dieci marcatori prognostici, utili alla scelta della strategia terapeutica da adottare per pazienti con diagnosi di tumore prostatico.

Patch è un chatbot mobile e cloud, basato su Intelligenza Artificiale e pensato per fornire e ricevere dati relativi ai Clinical Trials.

Priya utilizza il riconoscimento facciale per verificare che i bambini dormano nella posizione corretta.

Quickly Pro, collegando un dispositivo indossabile a un’app, permette ai fisioterapisti di ottenere dati dettagliati sulla postura dei pazienti.

SpeX sviluppa spettrometri ottici per diagnosi più efficienti e quantitative delle malattie legate all’età.

StayActive è un dispositivo in grado di monitorare e migliorare la postura aiutando a correggere l’ipercifosi dorsale e la delordosi lombare.

SynDiag AI for Augmented Ultrasound consente check-up medici basati sulla scansione ad ultrasuoni potenziata da intelligenza artificiale.

Queste startup accederanno a un percorso di accelerazione presso la rete di incubatori distribuiti nel territorio nazionale che culminerà a dicembre nella selezione dei tre vincitori che riceveranno ciascuno fino a 180mila euro in servizi, per lo sviluppo del proprio progetto d’impresa.

Idee sostenibili per bisogni clinici

Come ha dichiarato la giurata Marta Gaia Zanchi, Direttore Biodesign for Digital Health presso l’Università di Stanford, “Il processo di innovazione tecnologica, specialmente nel settore sanitario, nasce da una comprensione profonda di tutti gli stakeholder coinvolti. La grandezza di BioUpper è aver dato evidenza del fatto che l’healthcare technology innovation è un settore di convergenza, perché convoglia l’impegno di tutti gli stakeholder che vogliono portare un’idea ad avere successo sul mercato e creare valore aggiunto. I criteri con cui abbiamo selezionato i progetti della Call for Ideas hanno tenuto conto, oltre che del livello di innovazione tecnologica, soprattutto della sosteniblità di lungo termine e del bisogno clinico delle idee presentate, due fattori di grande interesse dai quali non si può prescindere per una corretta valutazione“.

Per Roberto Ascione, Ceo di Healthware International, altro componente della giuria, “I criteri che ci hanno guidati nella selezione dei finalisti sono la qualità del team, la scalabilità e la capacità del progetto di essere implementato e le dimensioni del mercato di riferimento in cui vogliono lanciarsi, per assicurare loro la giusta crescita“.

Quattro già sul mercato

Nel corso della Call for Scale della terza edizione di BioUpper sono state identificate anche quattro imprese, già sul mercato, a più alto potenziale di crescita e che proseguiranno il proprio percorso nel Match Making Day di ottobre: BrainControl, tecnologia che attraverso un Brain Computer Interface offre alle persone con disabilità la possibilità di controllare gli oggetti con il pensiero, interpretando la mappa elettrica che corrisponde a una certa attività cerebrale e di gestire, attraverso un comunicatore, dispositivi domotici e altre tecnologie di assistenza; D-EYE, trasforma uno smartphone in un dispositivo medicale per l’osservazione della retina rendendo più facili e rapide le analisi dei fondi oculari nei pazienti ipertesi, diabetici e soprattutto dei bambini; imaginary, giochi per la riabilitazione fisica e cognitiva di pazienti neurologici; SurgiQ, una piattaforma multimodale di governance clinica che introduce il concetto di lista d’attesa trasparenti e condivise in area sanitaria.

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