Home Mercato Perché alla sanità servono ingegneri gestionali

Perché alla sanità servono ingegneri gestionali

Amministratori delegati e manager di aziende farmaceutiche, elettromedicali, biomedicali e di dispositivi, moderati da Paolo Sciacca, Business development director della divisione Healthcare del Gruppo Tecniche Nuove, si confronteranno il 6 giugno alla Liuc – Università Cattaneo di Castellanza (Varese) sulla necessità della sanità italiana di avvalersi di ingegneri gestionali.

Alcuni laureati Liuc in Ingegneria Gestionale che hanno frequentato il percorso Health Care System Management forniranno la propria testimonianza di successo.

La necessità di ingegneri gestionali specializzati in sanità deriva dalla crescente complessità del contesto sanitario, determinata dalle maggiori aspettative e bisogni di cure da parte dei cittadini che si riflette sul comparto industriale di un settore (farmaceutico, dei dispositivi, attrezzature, apparecchiature e servizi correlati) soggetto a normative sempre più restrittive ed esigenti dal lato produttivo/distributivo.

I cambiamenti del mercato impongono di ripensare il modello di business tradizionale, con approcci differenti, multidisciplinari, integrati e collaborativi, rapportandosi con vari stakeholder.

È in questo scenario che si inseriscono, come elemento di raccordo fra tecnici e manager, gli ingegneri gestionali, che, con mentalità interdisciplinare, flessibile e sistemica, permettono di mettere in atto un’efficiente gestione economica ed organizzativa d’impresa, orientata al raggiungimento delle best practice.

ISCRIZIONE AL CONVEGNO

Trasformare le informazioni in decisioni strategiche

Il convegno fa seguito a un evento, organizzato all’Auditorium della LIUC, lo scorso 23 maggio, sul tema “Perché un ingegnere gestionale in Sanità?”. che ha sancito che la Sanità del futuro ha bisogno di ingegneri gestionali, integratori di processi e tecnologie, figure determinanti nelle decisioni delle direzioni strategiche di aziende sanitarie pubbliche e private.

Nel corso della tavola rotonda con Elena Bottinelli (amministratore delegato del IRCCS San Raffaele, IRCCS Galeazzi), Francesco Galli (amministratore delegato, IRCCS Policlinico San Donato, Istituto Clinico Sant’Ambrogio, Istituto Clinico San Siro, Policlinico San Marco e Policlinico San Pietro), Massimo Lombardo (direttore generale ASST Ovest Milanese) e Ida Ramponi (direttore generale ASST Rhodense) è emerso il bisogno di ingegneri gestionali per trasformare le informazioni in decisioni strategiche, per gestire e interpretare una moltitudine di dati a disposizione delle strutture sanitarie e consentire un’interazione tra unità organizzative complesse.

Sono multidisciplinari e multisettoriali le competenze richieste agli ingegneri gestionali in sanità, che devono avere la capacità di comprendere esigenze e gestire le operation: saper pianificare e ottimizzare i processi come relativi alle Sale Operatorie, agli Ambulatori e alla logistica di pazienti e materiali.

Per Davide Croce, Ricercatore della Scuola di Ingegneria Industriale della Liuc – Università Cattaneo “Siamo all’inizio di un’era diversa in cui costruiremo farmaci personalizzati, a seconda delle nostre esigenze”.

 

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