Home Tecnologie Le 5 startup europee da tenere d'occhio secondo Eit Health

Le 5 startup europee da tenere d’occhio secondo Eit Health

Eit Health è un’organizzazione senza scopo di lucro, partnership pubblica-privata europea nel campo dell’innovazione sanitaria che con una rete europea di aziende, università, centri di ricerca e sviluppo, ospedali e istituti punta a costruire un ecosistema che permetta lo sviluppo dell’assistenza sanitaria per il futuro.

In tal senso Eit Health facilita l’aggiornamento delle competenze degli operatori sanitari in tutta Europa investendo nei talenti europei e facilitando la commercializzazione di prodotti/soluzioni sanitarie innovative all’interno dell’UE.

Fra le più grandi iniziative sanitarie finanziate con fondi pubblici, è sostenuta dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Eit), organismo dell’Unione europea.

In Italia EitT Health è rappresentata da cinque realtà: Universitá degli Studi di Napoli Federico II, Istituto Italiano di Tecnologia, Synlab Italia Srl, SDN e BioCheckUp, partner chde collaborano con il Consorzio Arca nell’ambito del RIS EIT Health Innovation Scheme.

Eit Health accelera ogni anno oltre 120 team in tutta Europa.

Un numero maggiore di innovazioni rivoluzionarie viene scoperto in regioni considerate sempre più avanzate nel campo dell’innovazione come Italia, Portogallo o Lituania.

A conferma, Eit Health indica cinque startup che nei prossimi anni potrebbero trasformare la sanità e le biotecnologie in Europa.
E la prioma è italiana. Si tratta di PatchAI, che realizza un assistente virtuale empatico e dotato di intelligenza artificiale.

La startup italiana ha l’obiettivo di trasformare la ricerca clinica, per coinvolgere attivamente i pazienti impegnati in studi clinici, informarli e supportarli, focalizzandosi su di loro e sulle loro esigenze. Il team ha vinto 25.000 euro di smart-money e mentoring durante l’edizione 2019 degli InnoStars Awards e ha ricevuto un ulteriore supporto di 10.000 euro come vincitori del 3° premio del concorso Eit Health Catapult di quest’anno.

La società portoghese iLof ha sviluppato una soluzione per lo screening del paziente affetto da Alzheimer che consente un risparmio pari al 40% dei costi totali e al 70% del tempo, contribuendo a trovare più velocemente una cura per l’Alzheimer. La startup è nata grazie al programma di innovation Eit Health Wild Card 2019 e ha vinto il Jumpstarter 2019 dell’EIT. Grazie alla soluzione proposta, a basso costo e non invasiva per la stratificazione dei pazienti affetti da Alzheimer per gli studi clinici, iLof potrebbe accelerare il trattamento dei pazienti.

La start-up polacca UVera, che ha progettato un sistema di protezione sicura contro i raggi UV eco-compatibile al 100%, è un esempio di accelerazione offerta da Eit Health InnoStars. Dopo aver vinto l’InnoStars Awards nel 2019, quest’anno ha ottenuto il premio per la categoria Biotech e l’Alex Casta Audience Award durante il programma EIT Health European Catapult. Grazie a questo riconoscimento, un banner di UVera sarà esposto sulla Torre del Nasdaq di New York. Il team fornisce una soluzione contro l’inquinamento causato dalle creme solari, un problema globale più serio di quanto si possa pensare. UVera ha sviluppato un filtro UV estratto da microrganismi naturali che ha la capacità di bloccare l’intero spettro dei raggi UV senza l’uso di sostanze chimiche.

La start-up lituana Ligence ha partecipato a EIT Jumpstarter nel 2019 ottenendo un finanziamento smart, un miglioramento delle competenze, opportunità di networking, pianificazione e sviluppo del business. Inoltre, la capacità di innovazione dell’azienda ha consentito al team di ricerca di ottenere il primo premio degli InnoStars Awards 2020. Il team utilizza una tecnologia di deep learning e ha sviluppato un software in grado di segmentare automaticamente le caratteristiche anatomiche del cuore, valutarne le prestazioni funzionali e produrre una relazione strutturata per un medico. Si tratta di una modalità di diagnosi e gestione delle malattie più efficiente in termini di costi e più accurata, particolarmente importante nell’era COVID.

PhoenixOrthosis, azienda ungherese vincitrice del 3° premio agli EitT Health InnoStars Awards, rende più efficace il processo di riabilitazione dei soggetti sopravvissuti all’ictus. La soluzione dell’azienda è un’ortesi attiva per lo spasmo delle dita che utilizza tecnologie all’avanguardia per recuperare parzialmente la mancanza di funzionalità nell’apertura della mano. La missione del team è quella di accorciare i tempi di recupero della massima qualità possibile delle attività della vita quotidiana. Si tratta di un dispositivo sottile e personalizzato al 100%, progettato per supportare il paziente in qualsiasi momento. 

 

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