
Il sistema sanitario italiano sta affrontando una sfida strutturale senza precedenti: la carenza crescente di medici di medicina generale (MMG). Un fenomeno che, secondo il Rapporto Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), è destinato ad aggravarsi: nei prossimi anni mancheranno oltre 3.600 medici di famiglia, con effetti già tangibili sulla capacità del Servizio Sanitario Nazionale di garantire la presa in carico capillare dei cittadini.
Le cause di questa emergenza sono molteplici. Da un lato, il progressivo invecchiamento della classe medica, dall’altro, una scarsa attrattività della professione per le nuove generazioni, dovuta a carichi burocratici elevati, orari prolungati e complessità organizzative.
A fotografare la gravità del problema è anche la FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), che ha recentemente lanciato un allarme significativo: in Lombardia, solo 306 dei 620 iscritti si sono presentati al concorso per 390 posti disponibili, lasciando scoperte almeno 84 sedi. Un segnale che testimonia non solo la difficoltà nel reperire nuovi medici, ma anche la disillusione crescente nei confronti di un ruolo percepito come sempre più gravoso e poco sostenibile.
La situazione, inoltre, si inserisce in un trend negativo di lungo periodo. Secondo l’annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale tra il 2009 e il 2023, il numero complessivo dei medici di medicina generale è diminuito del 17,8%, passando da circa 46.000 a meno di 38.000 unità. Parallelamente, è aumentato il numero medio di pazienti seguiti da ciascun medico, che oggi si attesta a 1.335 assistiti, con molti professionisti che superano stabilmente il tetto massimo previsto di 1.500 pazienti.
In regioni ad alta densità abitativa come la Lombardia, questa proporzione raggiunge livelli critici: tre medici su quattro (74%) hanno in carico un numero di assistiti superiore al limite contrattuale. Ne conseguono tempi di attesa più lunghi, minore disponibilità per visite di controllo e un rischio crescente di sovraccarico professionale e burnout.
In questo contesto complesso e sempre più urgente, Elty si propone come una risposta concreta e innovativa. L’obiettivo è duplice: semplificare la quotidianità dei medici di medicina generale e migliorare la qualità della presa in carico dei pazienti. Attraverso una piattaforma cloud avanzata, Elty consente ai professionisti di gestire in modo efficiente ogni aspetto dell’attività ambulatoriale, dall’interazione con il paziente alla gestione digitale di prescrizioni, appuntamenti e referti, fino alla compilazione e consultazione della Cartella Clinica Elettronica, pienamente interoperabile con il Fascicolo Sanitario Elettronico. Lato cittadino, l’app gratuita collegata direttamente alla piattaforma del medico permette di gestire appuntamenti, referti, comunicazioni e piani terapeutici in modo semplice, trasparente e sicuro.
Per i medici che utilizzano Elty come gestionale, i benefici sono immediati. La possibilità di rinnovare massivamente più richieste consente di risparmiare fino a tre ore al giorno: un medico che riceve circa cento ricette da rinnovare quotidianamente può completare l’intera procedura in un solo click, contro le tre ore richieste da un gestionale tradizionale. Il sistema facilita inoltre la collaborazione tra medico e personale di segreteria, che possono operare sulla stessa schermata ottimizzando i tempi di lavoro. Inoltre, ogni medico può lavorare da qualsiasi luogo e dispositivo, senza bisogno della smart card o della connessione SISS, grazie all’accesso remoto sicuro tramite PIN o firma digitale. È possibile creare istruzioni personalizzate per i pazienti, in modo da guidarli passo dopo passo e utilizzare template predefiniti per ottimizzare la comunicazione.
Elty consente anche di ridurre in modo drastico la frammentazione dei canali di comunicazione: le richieste non arrivano più via WhatsApp, email, telefono o biglietti cartacei, ma confluiscono in un unico spazio digitale centralizzato. Le richieste provenienti da pazienti meno digitali possono essere inserite manualmente dal personale di studio, garantendo comunque una gestione unificata. L’interfaccia semplice e sicura dell’app permette al paziente di ricevere automaticamente la ricetta sul proprio smartphone e recarsi direttamente in farmacia, un flusso di lavoro che ha ottenuto altissimi livelli di soddisfazione da parte degli utenti.
Uno dei punti di forza della piattaforma è il calcolatore posologico, che offre al medico un controllo preciso sull’aderenza terapeutica del paziente, segnalando se i farmaci vengono richiesti troppo spesso o troppo raramente. L’app, inoltre, integra la posologia indicata dal medico e consente al paziente di impostare promemoria personalizzati per ricordarsi di assumere i farmaci o richiedere il rinnovo della ricetta.
In un momento storico in cui la medicina territoriale è sotto pressione, Elty non rappresenta soltanto un gestionale innovativo, ma una nuova visione della sanità di prossimità. La sua tecnologia permette di restituire tempo, efficienza e serenità ai professionisti, migliorando al contempo la qualità dell’assistenza ai cittadini. È la prova che la trasformazione digitale può diventare un alleato concreto del medico di famiglia, contribuendo a rendere il sistema sanitario più sostenibile, umano e vicino alle persone.





