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Parkinson Bot, l’agente virtuale che fa parlare il paziente con l’ospedale

Ibm ha realizzato pro bono per l’Università Campus Bio-Medico di Roma un agente virtuale, dotato di intelligenza artificiale, che darà ai pazienti affetti da Parkinson e alle loro famiglie un canale di comunicazione con l’ospedale.

Il dottor Lazzaro di Biase, Neurologo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha proposto il progetto e ne ha seguito lo sviluppo durante ogni fase con il team Ibm.

Testato durante la pandemia Covid-19, l’assistente Parkinson Bot permetterà a chiunque voglia reperire informazioni sul morbo di Parkinson, malattia che colpisce non meno di 300.000 persone in Italia, di ricevere tempestivamente le risposte alle domande più comuni sulla malattia in modalità H24.

Il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico è un ospedale no profit, parte dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, nata nel 1993 per realizzare un progetto culturale per mettere al centro delle scienze biomediche il valore della persona.

Lo farà con una combinazione tra la tecnologia di Ibm Watson Assistant e il patrimonio di informazioni di un centro riconosciuto e affermato come Ospedale Campus Bio-Medico.

Il team Ibm ha lavorato con i medici dell’Università durante la progettazione e la formazione dell’assistente virtuale.

Il Policlinico ora è in grado di utilizzare la soluzione realizzata, di arricchirne i contenuti, di inserire e personalizzare l’offerta informativa in base alle reali esigenze dei malati, dei loro familiari e di tutti i visitatori che possono accedervi attraverso il sito, permettendo agli utenti di interagire con l’agente virtuale per ottenere informazioni specifiche in modo diretto.

Relazionandosi in linguaggio naturale, l’agente virtuale di Ibm, che sarà sul public cloud di Ibm,  consentirà ai pazienti e ai loro caregiver di avere informazioni certificate, costantemente aggiornate dall’Ospedale e su misura delle loro esigenze.

Ci si aspetta che il progetto possa aiutare l’Università e il suo Policlinico a rafforzare la sua capacità di comunicare con le persone, amplificando e aumentando ciò che ora viene offerto alla comunità.

Il corpus di conoscenze con cui è stato istruito l’assistente virtuale è stato preparato dagli specialisti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Esso comprende temi come la caratterizzazione della malattia, le sue possibili cause, la descrizione dei principali sintomi sperimentati dai pazienti e le domande più frequenti che i medici hanno registrato nel corso degli anni.

 

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