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MoveCare, ecco i robot che aiutano gli anziani

Il progetto europeo MoveCare procede spedito, e nella fase di test venti utenti coinvolti riceveranno anche un robot.

Il progetto coniuga Internet of Things, Intelligenza Artificiale e robotica con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli anziani soli. Questo ne favorisce l’indipendenza, rallentando o monitorando i processi di decadimento cognitivo e fisico.

In questo compito sono coinvolti 14 enti, tra cui il laboratorio NearLab del Politecnico di Milano e la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Policlinico di Milano.

Attraverso un sistema di IoT, vengono raccolti una serie di dati sulla persona, le abitudini in casa, abilità cognitive e funzionalità motoria.

Questi dati immagazzinati in cloud vengono successivamente analizzati da un’Intelligenza Artificiale.

Viene valutato l’eventuale declino psico-fisico e fornite una serie di proposte personalizzate all’anziano. Ad esempio,lo svolgimento di attività sociali ed esercizi fisici, indizi sulla ricerca di oggetti smarriti in casa e le persone da contattare.

la stessa Intelligenza comanda a un robot sociale di cercare un oggetto che l’anziano non riesce a trovare oppure di intervenire quando si verifica una richiesta di aiuto creando una connessione con i familiari che possono vedere quello che sta succedendo, o numeri di pronto soccorso in caso di emergenza – il tutto senza richiedere modifiche all’abitazione né di indossare dispositivi.

Questa fase di test – della durata di 10 settimane – coinvolgerà complessivamente 30 persone anziane sole che vivono a Milano e in Extremadura (Spagna). Ciascun utente riceverà in dotazione un kit di sensori “IoT”, degli smart objects (come ad esempio una palla anti-stress e dei plantari sensorizzati), un tablet e l’accesso a un activity center connesso alla televisione per le attività sociali e cognitive, una piattaforma digitale di esercizi da svolgere mediante giochi e dei microfoni per riconoscere senza errori le richieste di auto. Venti utenti riceveranno anche un robot.

movecare

All’interno del progetto MoveCare, Il Politecnico di Milano si occupa della parte di monitoraggio. L’obiettivo è cogliere i primi segni di declino fisico e cognitivo nell’anziano pre-fragile. Parole chiave di questo monitoraggio sono ecologia e trasparenza.
Dotare di sensori oggetti di uso quotidiano permette di osservare una serie di possibili indicatori di declino – debolezza, tremore, variabilità e lentezza del passo.

Tutto questo, senza cambiare le abitudini dell’anziano, aumentando così la fruibilità dell’intero sistema da parte dell’utente.

2 COMMENTI

  1. È estremamente interessante. Direi che l’esperimento potrebbe/ dovrebbe essere esteso ad anziani di città come Roma, una città grande e dispersiva dove gli anziani sono moltissimi e soli, i figli, i nipoti hanno poco tempo, lavorano studiando e non possono dedicare tempo ai loro cari anziani, le cui giornate solitarie sono estenuanti.
    Una ottantenne

  2. Federico ,
    sonon un ingegnera 80 enne in pensione con moglie con problemi di deambulazione gonoartrosi alle ginocchia vorrei parteicipare ad un progetto move care che prevedsa la dotazione di un riobot sociale che ci siuti nei lavori domestici ed al tempo stesso monitori il livello cognitivo, integrando ovviamente un software di intelligernza artificiale.
    federico,digiovine@tin.it
    ing Federico Di Giovine
    3662524142

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