Home Tecnologie Nutanix sostiene la trasformazione digitale di Fidia Farmaceutici

Nutanix sostiene la trasformazione digitale di Fidia Farmaceutici

Fidia Farmaceutici aveva bisogno di crescere ma nello stesso tempo di mantenere la massima semplicità di gestione e soprattutto la compliance alle stringenti regole del settore farmaceutico: grazie all’iperconvergenza Nutanix ha raggiunto tutti i suoi obiettivi.

Fidia Farmaceutici fa dell’innovazione di prodotto e di processo uno dei suoi pilastri, e il digitale non poteva non essere protagonista della crescita dell’organizzazione. L’IT è costruito intorno a un gruppo di circa 14 persone divise in tre gruppi: infrastrutture, applicazioni (in larga parte dedicata a SAP) e analisi dati. La parte on-premise dell’infrastruttura è ospitata in due sale CED dentro il campus di 270mila metri quadri ad Abano Terme, da cui l’azienda gestisce tutti i siti produttivi e commerciali italiani e tutta l’attività di Communication & Collaboration delle sedi EMEA.

“Nel 2019 la nostra infrastruttura on-premise è arrivata alla fine del suo ciclo di vita”, racconta Enrico Ponchio, Technology & Infrastructure Manager di Fidia Farmaceutici, “e abbiamo quindi avviato una fase di analisi delle soluzioni presenti sul mercato, in modo da sostituire il materiale obsoleto ma anche di migliorare le prestazioni e supportare la crescita, il tutto in sicurezza e rispettando le tante regole a cui le aziende del settore farmaceutico sono soggette”.

Nutanix entra in short list e vince

Con la vecchia infrastruttura ormai “out of support”, Fidia continua a crescere, e il business chiede macchine aggiuntive per poter dare più potenza di calcolo ai dipendenti delle sedi estere. Nel 2020 il board decide di investire e l’IT stila una lista di potenziali vendor e partner.

“Conoscevo e apprezzavo la soluzione Nutanix”, racconta Ponchio, “ma ovviamente nella nostra analisi abbiamo tenuto conto di tutte le opzioni. Dopo una prima fase, abbiamo stilato una short list di tre soluzioni, che dovevano soddisfare alcuni ‘must-have’ e alcuni ‘nice-to-have’. I requisiti principali erano due: mantenere il vecchio hypervisor e continuare a supportare il precedente sistema di backup. Tra i ‘nice-to-have’, invece, c’era la volontà di usare una piattaforma non legata a un singolo hardware e la sostenibilità economica, anche in virtù dell’estensione degli hypervisor ai plant produttivi”.

Vittoria a punteggio pieno

Nutanix vince ottenendo il punteggio migliore rispetto ai parametri impostati dall’IT di Fidia.
“Tra i criteri”, dice Ponchio, “c’era il grado di conoscenza dell’infrastruttura da parte del partner, l’affidabilità della soluzione, la libertà nella scelta dell’hardware e dell’hypervisor, la presenza del brand nel mercato farmaceutico e infine la customer satisfaction dei clienti del brand. Abbiamo scelto Nutanix perché è risultata la soluzione migliore rispetto a questi criteri ma anche perché era quella più sostenibile economicamente: abbiamo potuto mantenere l’hypervisor già adottato e il sistema di backup precedente, al fine di avere continuità dei servizi in essere”.

Solo cinque giorni per configurare le macchine

A marzo del 2021 viene dato il via al progetto, con la richiesta di offerta definitiva. Fidia chiede a Nutanix e al partner di concludere il progetto prima del rientro dalla ferie estive.
“Siamo stati particolarmente prudenti”, dice Ponchio, “chiedendo di poter realizzare la migrazione al nuovo sistema ad azienda chiusa. La configurazione delle macchine è stata fatta in soli cinque giorni durante le ferie estive e i tempi sono stati rispettati anche grazie al contributo del partner e del pre-sales di Nutanix. A fine agosto, con pochi clic eseguiti da remoto, avevamo configurato le macchine ed eravamo operativi”. Vengono installati sei nodi Nutanix NX 8035 G7 in due cluster, uno per ogni sala CED del campus di Abano, in modalità business continuity.

I risultati ottenuti grazie a Nutanix

Oltre mille utenti

Oltre 1.000 persone utilizzano la nuova infrastruttura, su cui poggiano il file server e gli applicativi, tra cui SAP (la certificazione SAP Hana di Nutanix è stato uno dei tanti elementi a fare la differenza nella scelta della soluzione). Nel corso della migrazione, gli utenti non si sono accorti di nulla, ma hanno poi notato l’incremento delle prestazioni del file server, di SAP e del sistema di gestione della qualità.

“Chi era a conoscenza del progetto”, racconta Ponchio, “mi ha addirittura chiesto se avessimo effettivamente eseguito la migrazione, perché sembrava strano non ci fossero state le lamentele tipiche di un cambio di sistemi di questa portata”.

Più agilità per l’IT

Se gli utenti godono di macchine virtuali più performanti, l’IT percepisce i vantaggi della nuova infrastruttura in modo diverso: “Prima, quando il business mi chiedeva una macchina nuova”, aggiunge Ponchio, ”ci mettevo qualche ora a configurarla e prepararla, ora in 15 minuti sono in grado di concludere le operazioni. Anche le attività di aggiornamento sono molto più lineari ed efficaci (pure nell’ottica della cybersecurity): mi arriva un alert, mando la richiesta al partner e in pochi clic l’aggiornamento è eseguito”.
Sicurezza e continuità del business sono aumentati anche grazie all’agilità tipica delle architetture iperconvergenti: prima Fidia aveva implementato un sito di disaster recovery nella sede principale,
ma in caso di incidente andavano comunque persi 15/30 minuti di dati (quelli passati dall’ultimo snapshot). Ora con i due cluster che lavorano in configurazione di business continuity il ripristino è quasi istantaneo.

Il futuro

Un backup più performante e, sullo sfondo, il cloud

“Nonostante il backup sia stato mutuato dal sistema precedente”, conclude Ponchio, “continuiamo a guardare allo sviluppo anche di questo componente, essenziale per la sicurezza. L’infrastruttura Nutanix da questo punto di vista ci garantisce un’espandibilità estrema, non solo per proteggere i dati, ma anche per espandere l’IT installando cluster anche nelle altre sedi dell’azienda e ricorrendo in modo molto facile e flessibile ad architetture di hybrid cloud. Sotto questo profilo, ho constatato che è proprio vero che con Nutanix basta un clic per espandere il sistema e connetterlo al cloud pubblico”.

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