Convergenza: il futuro del Life Sciences è racchiuso in questa parola. Ad affermarlo G-Gravity, hub di Innovazione e Centro di competenza focalizzato su diversi settori tra cui l’Healthcare.
La realtà milanese è convinta che la pandemia abbia evidenziato la necessità di integrare maggiormente le tematiche della Salute, della Ricerca e delle Tecnologie.
La visione di G-Gravity sulle Life Sciences: Ecosistemi di Cura
Come sarà la Salute nel 2030? Nel 2050? Come le tecnologie ci aiuteranno ad accelerare i processi di innovazione senza però escludere dal processo le persone? Come portare livelli adeguati di Cura alla popolazione e al contempo sostenerne il costo? Qual è il “valore” di una popolazione sana, della prevenzione o della gestione preventiva di cronicità?
Basta ricordare che le cronicità in Italia assorbono una parte molto consistente della spesa pubblica, si stima che nel 2028, considerata una prevalenza stabile nelle diverse classi di età, la spesa ammonterà a oltre 70 miliardi di euro/anno.
Creare Ecosistemi di Cura, per G-Gravity, significa riuscire ad interconnettere in un’unica piattaforma innovatori, imprese di vari settori legati alla Salute – dal Pharma al Medtech fino alle Assicurazioni per esempio – startup ed esperti per generare visioni e progettualità all’insegna di un’innovazione stabile e non opportunistica.
Le prossime sfide per il Life Science
Oggi, ma soprattutto domani – nell’era post Covid, il settore del Life Sciences si trova così ad affrontare diverse sfide quali la sostenibilità: non solo come “responsabilità sociale” ma anche quale attenzione concreta al cambiamento climatico e all’ambiente; i dati: devono essere – insieme alla tecnologia – sempre più parte integrante del “prodotto” e dello sviluppo di “ecosistemi di cura” che coinvolgano attivamente i pazienti e le persone in genere; le digital therapeutics: terapie digitali per trattamenti personalizzati che impongono nuovi approcci e processi; la ricerca: mantenere le ricerca di base e investire anche in ambiti poco o nulla è fondamentale per agire e non limitarsi ad osservare da lontano; infine, l’innovazione: non solo il prodotto, ma anche il mindset delle persone della propria azienda deve essere innovato per stimolare l’imprenditorialità e sperimentare.
I next step di G-Gravity
Per questo settore, il centro di innovazione milanese è già sceso in campo avviando un progetto denominato “Milano Health City”. Si tratta della realizzazione di una piattaforma volta a diventare il punto di connessione tra tutti gli attori della Salute. Portando, ove possibile, esempi e pratiche di contesti più avanzati o creare momenti di dialogo e arricchimento reciproco.
È in previsione anche l’apertura di nuove sedi nazionali in Umbria e Sud Italia, grazie ai soci e alle loro attività.
Ed infine sono ai blocchi di partenza i laboratori – LAB – in logica “multiazienda” aperti anche a partner internazionali volti allo sviluppo.