
BoB - Baby On Board è un'incubatrice neonatale open source, low cost e stampata in 3D che sarà presentata alla Maker Faire di Roma dal 16 al 18 ottobre a La Sapienza di Roma. Il progetto nasce a Teramo.
Il suo obiettivo è aumentare l'accessibilità a una tecnologia in grado di salvare i neonati nelle aree del mondo dove la mortalità infantile è ancora a picchi elevatissimi.
Ha una struttura modulare e basata su un'elettronica facilmente reperibile, è facile da trasportare e da adattare alle diverse esigenze, ha basso consumo energetico e affidabile.
BoB ha funzionalità che ne permettono l’impiego anche oltre l’assistenza neonatale: dalla veterinaria all’agricoltura controllata, alla possibilità di essere utilizzata per coltivare cellule e tessuti.
È un progetto della Open Biomedical Initiative, iniziativa no-profit nata a Teramo lo scorso anno per supportare il settore biomedicale e dedicata allo sviluppo ed alla distribuzione di strumenti e tecnologie biomedicali 3D printed.
Il progetto verrà presentato a Roma insieme agli altri due grossi progetti dell'organizzazione teramana: una protesi meccanica e una protesi mioelettrica.
Wil è una protesi meccanica che ha lo scopo di sopperire alla mancanza dell'arto grazie ad un azionamento gestito dal movimento del polso e da un sistema di tiranti. Segue i principi opensource con l’intera documentazione consultabile online ed è costituita da materiali facilmente reperibili ed a basso costo come Abs e Pla.Tutte le parti sono completamente riproducibili tramite qualsiasi stampante 3D.
Fable è una protesi elettromeccanica, destinata a chi ha subìto un’amputazione o è affetto da malformazione congenita. Attraverso l’acquisizione di impulsi mioelettrici generati dalla contrazione dei muscoli prossimi al gomito, si attuano precisi movimenti delle dita. L’elettronica è il fulcro del sistema ed è compatta, a basso costo e completamente reingegnerizzata per offrire una protesi ovunque riproducibile e tecnologicamente avanzata.