Philips ridisegna la risonanza magnetica 3 Tesla con BlueSeal Horizon

Philips blueseal horizon

Philips ha annunciato BlueSeal Horizon, la prima risonanza magnetica al mondo a 3 Tesla progettata per funzionare senza elio libero. La piattaforma introduce un magnete completamente sigillato che utilizza solo 7 litri di elio, eliminando la necessità di ricariche lungo l’intero ciclo di vita del sistema. Si tratta di un passaggio rilevante per la diagnostica per immagini avanzata, sia sul piano clinico sia su quello infrastrutturale e ambientale.

Perché il 3 Tesla è uno standard chiave in clinica e ricerca

I sistemi di risonanza magnetica a 3.0T rappresentano oggi il riferimento per applicazioni ad alta complessità, in particolare nello studio del sistema nervoso centrale, dell’apparato cardiovascolare, dei distretti muscolo-scheletrici e della ricerca avanzata. L’elevata intensità di campo consente un miglior rapporto segnale-rumore, una maggiore risoluzione spaziale e una migliore caratterizzazione dei tessuti rispetto ai sistemi a 1.5T, a fronte però di requisiti infrastrutturali più stringenti.

BlueSeal Horizon nasce per ridurre questi vincoli, mantenendo le prestazioni tipiche del 3 Tesla e intervenendo su uno degli elementi più critici: la gestione del criogeno.

Il magnete sigillato: 7 litri di elio contro i 1.500 dei sistemi tradizionali

Il cuore tecnologico di BlueSeal Horizon è il magnete sigillato a consumo quasi nullo di elio. A differenza dei magneti convenzionali, che richiedono fino a 1.500 litri di elio liquido e periodiche ricariche, il sistema Philips utilizza un circuito criogenico chiuso che contiene stabilmente 7 litri di elio, senza evaporazione e senza necessità di refill.

Dal punto di vista operativo questo si traduce in minori costi di gestione, riduzione dei rischi legati alla carenza globale di elio e semplificazione dei requisiti di installazione, rendendo l’accesso al 3 Tesla possibile anche in contesti ospedalieri con infrastrutture meno complesse. Philips sviluppa tecnologie BlueSeal dal 2018 e ha già installato oltre 2.000 sistemi a 1.5T nel mondo basati sullo stesso principio.

Intelligenza artificiale integrata per velocità, qualità e automazione

Accanto all’innovazione sul magnete, BlueSeal Horizon introduce un’evoluzione profonda sul piano software, con un’integrazione nativa di algoritmi di intelligenza artificiale per l’intero flusso di imaging. Secondo i dati comunicati da Philips, il sistema consente scansioni fino a tre volte più rapide e immagini fino all’80% più nitide rispetto agli standard precedenti.

Il sistema SmartPlanning automatizza la pianificazione degli esami, estendendo l’automazione anche a procedure complesse come l’imaging cardiaco. Attività che tradizionalmente richiedevano numerosi passaggi manuali possono essere completate in circa 30 secondi, con benefici diretti sulla produttività e sulla standardizzazione degli esami.

Calcolo accelerato e visualizzazione in tempo reale

La funzione Real-time Scan Preview sfrutta una piattaforma di calcolo accelerato basata su tecnologie di NVIDIA e sui modelli Open Segment & Generate. Questo approccio consente la ricostruzione tridimensionale accelerata delle immagini, la riduzione di rumore e distorsioni e la possibilità per il radiologo di valutare la qualità diagnostica in tempo reale, adattando parametri e workflow durante l’esame.

In pratica, il controllo passa da una logica post-acquisizione a una logica dinamica, con un impatto potenzialmente significativo sulla qualità finale delle immagini e sulla riduzione delle ripetizioni di scansione.

SmartSpeed Precise e SmartReading: doppia AI e cloud clinico

La tecnologia SmartSpeed Precise introduce un modello di doppia intelligenza artificiale per acquisire più informazioni in meno tempo, migliorando l’affidabilità diagnostica soprattutto nei distretti ad alta complessità. A differenza delle precedenti soluzioni SENSE e C-SENSE, SmartSpeed Precise è già disponibile sui sistemi 3 Tesla attualmente in commercio.

Con SmartReading, invece, Philips estende l’AI alla fase di lettura e refertazione, integrando strumenti cloud-oriented per applicazioni specifiche in neurologia e oncologia. L’obiettivo è favorire la collaborazione tra specialisti e ridurre i tempi di risposta clinica, mantenendo coerenza e tracciabilità del processo.

Impatto clinico, sostenibilità e posizionamento strategico

«Con questa nuova piattaforma, Philips rende anche la risonanza magnetica a 3 tesla indipendente da una risorsa preziosa e non rinnovabile come l’elio, offrendo alle strutture sanitarie la possibilità di accedere a capacità diagnostiche avanzate in modo più sostenibile e sicuro», ha dichiarato Alessandro Leo, Business Manager Imaging di Philips per Italia, Israele e Grecia, sottolineando come l’innovazione riguardi sia l’hardware sia il software.

BlueSeal Horizon è stata presentata in anteprima al meeting annuale della Radiological Society of North America a Chicago, contesto di riferimento per le tecnologie di imaging avanzato. È importante sottolineare che la piattaforma 3.0T è attualmente in fase di sviluppo e non è ancora disponibile commercialmente, né in Italia né in altre giurisdizioni.

Uno sguardo al futuro della risonanza magnetica

L’approccio di Philips con BlueSeal Horizon indica una direzione chiara: rendere l’imaging ad alte prestazioni più accessibile, più sostenibile e più integrato nei flussi clinici digitali. L’eliminazione della dipendenza dall’elio, combinata con l’automazione AI-driven e il calcolo accelerato, ridefinisce l’equilibrio tra complessità tecnologica e operatività quotidiana.

Se confermata nella pratica clinica, questa architettura potrebbe abbassare le barriere all’adozione del 3 Tesla e accelerare la diffusione di diagnostica avanzata in un numero più ampio di strutture sanitarie.

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