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Terapia intensiva, il ruolo centrale del software

Ascom è una multinazionale il cui business è dedicato per il 65% all’ambito healthcare e propone soluzioni software ad alta affidabilità per la terapia intensiva, con il fine ultimo di migliorare l’outcome del paziente.

Ogni giorno in una terapia intensiva vengono registrati migliaia di dati: poter applicare intelligenze artificiali come il machine learning e il deep learning per attuare un’analisi predittiva può migliorare l’outcome stesso del paziente.

Il grande valore sta infatti nell’identificare nuovi indicatori di deterioramento.

In questo video l’ing. Francesco Deventi, director sales and marketing di Ascom, sottolinea proprio il ruolo cruciale del software come dispositivo medico in Terapia Intensiva.

 

 

Il nuovo Regolamento europeo sui Dispositivi Medici 2017/745 (MDR) entrato in vigore il 26 maggio scorso sancisce una netta differenziazione tra i software di tipo gestionale e i software da utilizzare in area critica.

Questo Regolamento premia chi, come Ascom, punta sullo sviluppo di software medicali che favoriscano il miglioramento dell’outcome del paziente mitigando il rischio per quest’ultimo e migliorando i processi di cura e somministrazione di piani di trattamento.

Il nuovo MDR definisce anche profili di responsabilità nell’adozione di soluzioni destinate all’area critica, accrescendo la sensibilità nei confronti dell’importanza di rendere la catena di assistenza al paziente affidabile in ogni sua fase.

Per sensibilizzare a questa tematica, Ascom propone un whitepaper sulle Unità di Terapia Intensiva ad alta affidabilità.

Scarica il whitepaper

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