Home Tecnologie Intelligenza artificiale Voilà, l’assistente AI di Cerba HealthCare che aiuta i pazienti su WhatsApp

Voilà, l’assistente AI di Cerba HealthCare che aiuta i pazienti su WhatsApp

Voilà è un piccolo personaggio nato dalla fantasia di Stefano Massaro, Ceo di Cerba HealthCare Italia: non è solo un simpatico pupazzetto capace di rendere più allegra l’interazione tra il medico ed i pazienti più piccoli, Voilà – sottolinea Cerba HealthCare – ha un’anima, artificiale per lo meno, educata ad aiutare il paziente sette giorni su sette, ventiquattro ore al giorno per trovare e prenotare la prestazione più appropriata, rispondendo in chat senza alcuna attesa, senza necessità di visitare un sito Internet e soprattutto senza necessità di alcuna telefonata.

Voilà ha il suo numero di telefono (+393342436427) e gli basta un messaggio per interagire con il paziente.

È stato educato a conoscere le prestazioni, i luoghi, le disponibilità di agenda e prenota ciò di cui il paziente ha bisogno interagendo con lui.

Stefano Massaro, Ceo di Cerba HealthCare Italia
Stefano Massaro, Ceo di Cerba HealthCare Italia

Oggi si parte solo dalla medicina dello sport, area in cui il nostro gruppo è leader in Italia e presto il nostro Voilà sarà in grado di supportare il paziente su qualunque altro tipo di prestazione. Diciamo che sta imparando ma che apprende in fretta” racconta Stefano Massaro.

Il Ceo di Cerba HealthCare racconta come è stato sviluppato uno strumento del genere, quando e perché: “Ho iniziato ad interagire con ChatGPT il primo giorno in cui questo strumento è stato disponibile e mi sono chiesto come potesse aiutare i nostri pazienti in modo semplice ed intuitivo. Ho coinvolto un ingegnere che mi ha accompagnato negli anni in moltissime storie di innovazione tecnologica: ci abbiamo lavorato di notte per alcuni mesi. La sua società, IMHTP ha sviluppato le idee creando un servizio straordinario che in Cerba abbiamo fatto nostro per dare vita a Voilà e… voilà appunto, a quanto pare siamo stati i primi”.

Cerba HealthCare

Stefano Massaro prosegue parlando di quando sarà disponibile il servizio basato sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale: “Ora. Diciamo che il servizio, disponibile nella prima versione solo in ambiente di medicina dello sport, parte oggi. L’obiettivo è che a brevissimo accompagni il paziente per la scelta appropriata e la prenotazione di qualunque prestazione diagnostica”. 

E del perché: “Perché parlare di prenotazione online è qualcosa di bello ma non certo di inclusivo: ti fa evitare attese interminabili nei call center ma non è uno strumento alla portata di tutti. Non è da tutti saper navigare su un sito Internet e seguire i percorsi di scelta e prenotazione di una prestazione: lo sanno fare solo in pochi e spesso sono i più anziani e bisognosi di aiuto a rimanere esclusi. Eppure loro hanno imparato a scambiare messaggi e chattare con figli, nipoti e amici, utilizzando WhatsApp. Oggi avranno un amico in più con cui chattare e che risponderà loro a qualunque ora e senza esitazioni. Voilà!”.

Alla domanda sul futuro, Massaro lascia la parola al capo sviluppatore di IMHTP: “Continueremo ad educare il nostro sistema affinché il paziente abbia sempre maggior supporto e possa arrivare a ricevere servizi di orientamento sanitario. Parlo di orientamento sanitario perché noi crediamo in un modello in cui la figura del medico resti centrale nella prevenzione e nella cura, così come stabilito ad Asilomar in California, quando ci si è concentrati sull’uso e sui limiti all’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo della salute soffermandosi sul principio della supervisione e della responsabilità delle decisioni tecnologiche”, parola dell’Ing. Rudy Crapella, founder e CTO di IMHTP.

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