Primo Ventures ha ufficialmente cambiato nome in Primo Capital SGR S.p.A., segnando la sua evoluzione nella prima piattaforma di investimento indipendente italiana dedicata a settori tecnologici chiave, cruciali per lo sviluppo economico del nostro Paese. Primo Capital opera oggi sia nel settore del Venture Capital che del Private Equity (PE).
Primo Capital ha iniziato il suo percorso nel settore digitale e da allora si è ampliata fino a coprire tre nuove aree decisive: la space economy nel 2020 con il primo fondo di VC focalizzato sullo spazio in Europa continentale, il settore healthcare e le tecnologie del clima a partire dal 2024.
Questa crescita settoriale – sottolinea l’azienda – è stata accompagnata da una diversificazione delle classi di attività, rimanendo concentrata sugli investimenti in equity. Questa evoluzione ha richiesto una nuova identità dell’azienda, che è Primo Capital.
Con oltre 500 milioni di euro di asset impegnati, Primo Capital è ora pronta a guidare la crescita economica, l’innovazione e l’occupazione con un team che ora comprende circa 30 professionisti che lavorano su quattro verticali specializzati e che è supportato da un team di back-office qualificato. Con un portafoglio di oltre 55 aziende che hanno raccolto complessivamente più di 500 milioni di euro e impiegato più di 1500 persone, Primo Capital mira a stimolare ulteriormente la competitività e la produttività italiana ed europea attraverso investimenti in innovazione e tecnologia.
La società può contare su una solida struttura di governance, pronta a costruire fondi successivi in ogni pratica, a partire dal lancio del secondo fondo dedicato alla space economy. Primo Space II sarà il primo fondo europeo di seconda generazione interamente dedicato alla space economy.
Primo Capital è sostenuto da un pool diversificato di oltre 25 investitori professionali, tra cui fondi previdenziali e pensionistici, aziende, family office ed enti istituzionali.
In quanto forte sostenitore dell’investimento responsabile, Primo Capital si impegna anche a raggiungere ambiziosi obiettivi ESG. Dopo la pubblicazione del suo primo rapporto ESG nel 2024, l’azienda ha sottoscritto i Principles for Responsible Investment (PRI), rafforzando il suo impegno ad avere un impatto sociale e ambientale significativo.
“Con il lancio di Primo Capital inauguriamo una nuova fase del nostro percorso con un focus sempre più forte sul consolidamento, la strutturazione e la performance di quanto abbiamo costruito fino ad oggi”, commenta Antonio Concolino, CEO di Primo Capital SGR S.p.A., “Negli ultimi dieci anni abbiamo contribuito alla nascita del venture capital in Italia, oggi Primo Capital continua la sua evoluzione, affermandosi come piattaforma di riferimento per gli investimenti tecnologici in Italia. Guardiamo ai prossimic vent’anni con l’obiettivo di continuare a contribuire attivamente allo sviluppo economico dell’Italia, rafforzando il nostro posizionamento internazionale e creando valore e opportunità sia per i nostri investitori che per l’ecosistema tecnologico nazionale”.
Primo Health, per l’innovazione nel settore sanitario
Il nuovo fondo di private equity di Primo Capital, Primo Health, ha una dimensione target di 120 milioni di euro e investirà in piccole e medie imprese (PMI) del settore sanitario. Il fondo aderisce all’articolo 8 della SFDR, ponendo una forte enfasi sul Sustainable Development Goal 3, Good Health and Well being.
Il settore sanitario – afferma Primo Capital – è un segmento fondamentale dell’economia e una classe di investimento anticiclica e resiliente. Questo settore rappresenta circa il 10% del PIL europeo e gode di trend di crescita secolari guidati dall’invecchiamento della popolazione, dall’innovazione tecnologica e dalla pressione sui sistemi sanitari pubblici. Storicamente, i fondi PE che investono in questo settore hanno ottenuto rendimenti superiori alla media dei fondi PE generalisti. Primo Health ha raggiunto il suo primo closing a 64 milioni di euro ed è sostenuto da tre investitori professionali di alto livello: European Investment Fund (EIF), Fondo Italiano d’Investimento SGR S.p.A. e Fondazione ENPAM.
Il managing team, composto da Andrea Pavero, Carlo Vanoli ed Emiliano Tonelli, può contare su oltre 70 anni di esperienza combinata e su una solida competenza sia nel private equity che nel settore sanitario. Il loro track record è dimostrato da un ritorno di oltre 2,5 sul capitale investito e da un IRR del 25% e si avvale di un’expertise dei GP di oltre 15 anni in investimenti nel settore sanitario.
Alessandro Tappi, Chief Investment Officer di EIF, commenta: “EIF è entusiasta di partecipare al primo closing di Primo Health, per sostenere le PMI e le piccole mid-cap che sviluppano e migliorano le soluzioni in relazione alla diagnosi e al trattamento delle malattie, nonché alla loro prevenzione. L’investimento di EIF nell’ambito di InvestEU mira a sostenere queste imprese, che contribuiscono all’innovazione e all’aumento della competitività del settore sanitario europeo, obiettivi chiave dell’Unione Europea.”
“Fondo Italiano, con i suoi fondi di fondi dedicati agli investimenti di private equity, ha sostenuto lo sviluppo del panorama italiano del private equity. Primo Health, in cui Fondo Italiano ha investito come cornerstone investor, consente a Primo Capital di ampliare la propria offerta. Il nostro investimento in Primo Health rappresenta il nostro ulteriore contributo per ampliare le opportunità di crescita delle piccole e medie imprese italiane che operano nel verticale distintivo della salute, un settore di eccellenza del nostro Paese, offrendo ai nostri investitori l’opportunità di catturare rendimenti interessanti”, aggiunge Luigi Tommasini, Head of Strategic Initiatives di Fondo Italiano d’Investimento.
“Gli investimenti nel settore sanitario italiano rappresentano logicamente una quota importante del private equity nazionale dell’ENPAM per il loro valore strategico per i potenziali impatti sulla crescita delle professioni mediche e odontoiatriche”, conclude Alberto Oliveti, Presidente della Fondazione ENPAM.
Il team che ha curato tutti gli aspetti legali dell’operazione è composto da Alessandro Corno, Managing Partner di Alma LED, e Andrea Venturini, Co-founding Partner di Aster Avvocati Associati.