Home Visiere anti Covid-19 stampate in 3D, l'esperienza campana

Visiere anti Covid-19 stampate in 3D, l’esperienza campana

Fra le tante esperienze nazionali e internazionali di questi giorni, ci piace segnalare l’iniziativa di un dottorando dell’Università Unicampania “Luigi Vanvitelli” di Caserta, Gabriele Pontillo, che sta stampando le visiere per la protezione da Covid-19 del personale sanitario e di soccorso, in collaborazione con altri maker.

Il coordinamento dei maker della Campania, infatti, si è dato subito da fare per produrre numerose visiere ogni giorno; molte sono già state consegnate gratuitamente agli ospedali di diverse aree e molte ancora sono le richieste che ricevono quotidianamente.

«La diffusione della pandemia da Covid-19 – racconta Pontillo – ci ha bruscamente portati a fronteggiare la drammaticità di un’emergenza con cui siamo tutti costretti a convivere quotidianamente. Da designer, ho percepito in particolare l’urgenza costituita dalla quasi completa mancanza di adeguati dispositivi di protezione individuale  presso i centri ospedalieri. Occupandomi di integrazione tra design biomedicale e fabbricazione digitale da diversi anni, ho avvertito la responsabilità di fare qualcosa per supportare concretamente il lavoro di medici, infermieri e del personale sanitario».

visiere

Grazie all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, a Officina Vanvitelli e al corpo docenti del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale (DADI), è stato possibile avviare la realizzazione tramite stampa 3D delle visiere Shield, primo dispositivo schermante indispensabile per la protezione degli operatori nei reparti ospedalieri intensivi, ma utili anche in tutti gli altri ambiti dell’assistenza sanitaria, il cui file è disponibile in rete gratuitamente e può essere realizzato tramite produzione additiva senza incorrere in criticità in termini di vincoli, indossabilità ed utilizzo.

«In un primo momento – racconta Pontillo – si è lavorato al miglioramento progressivo del file, con l’obiettivo di renderlo più performante attraverso la correzione dei terminali del telaio e l’aumento della distanza dalla fronte, rendendo la visiera più confortevole e funzionale anche rispetto al rischio di appannamento. Questa fase progettuale, ibrida con quella produttiva, ha evidenziato come, sfruttando i limiti e le caratteristiche tecnico-meccaniche delle stampanti 3D FDM e le impostazioni di stampa delle stesse, si possa ottenere una visiera dalle qualità invariate, se non addirittura aumentate, riproducibile in minore tempo e con un minore consumo di materiale».

Dal punto di vista tecnico, si è uniformato lo spessore della visiera, originariamente disomogeneo, così da ottimizzare la geometria del telaio in base al nozzle (ugello) utilizzato.

«In questo modo– spiega Pontillo – è possibile stampare la visiera sfruttando unicamente le sue pareti perimetrali, ottenendo una geometria resistente nonostante l’eliminazione del riempimento, la semplificazione del percorso di stampa e la riduzione del materiale adoperato. Da questa rettifica deriva una diminuzione dei tempi di stampa pari a oltre il 50%, si è passati infatti da 65 minuti del file originario a 30 minuti, una riduzione questa che rende possibile in 13 ore la realizzazione di circa 25 visiere».

Per aumentare ulteriormente la capacità produttiva di visiere è stato creato un network, formato non solo da tecnici del settore, ma anche da studenti, ricercatori e liberi professionisti.

Questa esperienza, grazie anche al supporto del Coordinamento Campania Maker, ha dimostrato «come la cooperazione possa essere uno strumento significativo di sostegno pratico, progettuale e decisionale, oltre che di accelerazione dell’innovazione, sia a livello operativo sia psicologico, aspetto ancor più prezioso quando ci si trova ad affrontare un momento di emergenza come quello attuale».

In meno di un mese la rete creata ha prodotto circa 3.000 visiere che sono state donate ai centri ospedalieri, al 118, alle Asl e alla Protezione Civile della Regione Campania, impegnati nella lotta al Covid-19.

Un risultato possibile anche grazie anche alla collaborazione di aziende e attività commerciali del territorio campano, che hanno fornito il materiale necessario al completamento delle visiere.

«Tutti coloro che hanno preso parte al progetto – spiega Pontillo – hanno partecipato totalmente a titolo gratuito, rendendo questo network un esempio virtuoso che dimostra come la cooperazione possa permettere il raggiungimento di un obiettivo comune, nel nostro caso quello di garantire il migliore supporto possibile ai medici, infermieri e personale sanitario che in prima linea stanno fronteggiando l’emergenza Covid-19».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche

css.php