Recordati – spiega l’azienda – nasce nel 1926 e negli anni ’80 è una delle prime aziende italiane farmaceutiche ad essere quotata in Borsa.
Il Gruppo Recordati opera sia nel campo delle Specialità e delle Cure Primarie (SPC) che in quello delle Malattie Rare, attraverso la propria unità dedicata Recordati Rare Diseases, condividendo il principio che ogni persona affetta da una malattia rara ha diritto al miglior trattamento possibile.
Recentemente, alcune tappe significative hanno segnato la storia dell’azienda: l’acquisizione di alcuni prodotti di Novartis nel campo dell’endocrinologia con la creazione di un franchising dedicato e l’acquisizione di EUSA Pharma, un’azienda britannica di prodotti per l’oncologia rara.
Oggi Recordati impiega oltre 4.300 persone e vende i suoi prodotti in circa 150 Paesi nel mondo. L’azienda rappresenta l’eccellenza italiana nei settori della cardiologia, dell’urologia, della gastroenterologia e delle malattie rare ed è un importante punto di riferimento nella ricerca medica e scientifica.
La nascita del progetto con Veeva
“Quando sono arrivata in azienda mi sono fermata a contare il gran numero di server e unità che contenevano dati relativi alla R&D, al punto che le persone faticavano a sapere dove cercare. Mi sono resa conto di questa criticità, anche se non sono stata l’unica a sollevare il problema. Ho incontrato Veeva e ho capito subito che era la soluzione giusta per Recordati”, racconta Emma Forrest, Head of Clinical Operations and Project Management di Recordati.
Nelle parole di Emma Forrest, Veeva si qualifica come un game changer: l’importanza dei dati e la velocità di accesso ad essi sono fondamentali per il business di un’azienda, un fattore che permette di guardare alle strategie passate (ad esempio normative) per formularne e svilupparne di nuove. Attraverso l’accesso ai dati, la conoscenza aziendale diventa una base comune e condivisa: l’adozione di Veeva permette alle aziende clienti di lavorare in sinergia, con fluidità e facilità di condivisione, avendo piena visibilità dei processi.
“La collaborazione con Veeva è iniziata prima del mio arrivo, nel gennaio 2019: a quel tempo c’erano quindici persone nella sede centrale che utilizzavano le sue soluzioni. Anche la nostra filiale statunitense stava adottando Veeva e aveva iniziato con Vault QualityDocs, con l’intenzione di implementare anche Vault QMS. Ho chiesto al team statunitense di poter fare un business case per estendere l’investimento ed essere coinvolta in una joint venture per l’utilizzo di Veeva nell’intero reparto di Ricerca e Sviluppo, illustrando i vantaggi che Veeva avrebbe portato all’azienda e, in ultima analisi, alla salute dei pazienti”, spiega Emma Forrest.
Recordati ha in seguito adottato Veeva Vault Submissions Archive, eTMF e, successivamente, Vault QMS, QualityDocs e Vault RIM. Nel 2023 implementerà l’intera suite clinica. Uno degli aspetti che ha convinto Recordati è stato il fatto che Veeva considera le aziende come organizzazioni diverse, con esigenze diverse; quindi, le soluzioni scelte sono mirate a requisiti specifici.
Un altro aspetto che è stato considerato fin dall’inizio è l’integrazione tra i sistemi, che rappresenta un grande vantaggio per l’azienda. “Con Veeva c’è molta condivisione, come in una vera partnership, un rapporto ‘win win’ da cui entrambi imparano e traggono beneficio”, secondo Emma Forrest.
Il valore delle connessioni tra le piattaforme
Veeva produce valore per i propri clienti anche dalle connessioni tra le piattaforme. Grazie alle sue soluzioni si possono creare hub specializzati interconnessi, in un’ottica di piena “process efficiency”, estremamente efficace per le aziende dove finalmente si può avere visibilità dei documenti di sistema.
“Un punto fondamentale è favorire il cambiamento nella propria modalità di lavoro. Se guardiamo al business, un aspetto che rallenta concretamente l’integrazione è la poca commistione tra i nostri sistemi e quelli dei partner. Aziende con sistemi diversi non possono dialogare, con una conseguente perdita di informazioni e di dati e rischi potenziali a livello di compliance.
Con Veeva, invece, è possibile accogliere tutti i dati nel sistema e permettere in questo modo alle persone, da qualsiasi parte del mondo, di lavorare fin da subito in maniera pienamente integrata e coordinata”.
Risparmi sì, ma non solo economici
Nell’acquisizione di soluzioni tecnologiche avanzate, spiega ancora Recordati, una delle complessità è dimostrare i risparmi tangibili.
Veeva ha consentito di manifestare alcuni risparmi concreti, confrontando la spesa passata per uno studio clinico e quella futura, ma ciò che rimane spesso intangibile e che ha un valore enorme, sono anche i risparmi in termini di controllo, velocità, visibilità. Si tratta di benefici forse meno evidenti, ma fondamentali.
I possibili sviluppi futuri del progetto
Recordati è un’azienda che ha in programma investimenti importanti nell’ambito dello sviluppo clinico. Questa scelta implica un ulteriore ampliamento del gruppo di lavoro delle Operations, guidato da Emma Forrest.
Veeva in questo percorso si è rivelata di grande supporto e un partner strategico, assicurando la giusta infrastruttura per sostenere una crescita che parte dalle persone, dal project management e dalla programmazione.