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Ibm vende Watson Health a Francisco Partners

Ibm ha annunciato di aver accettato di vendere parte della sua attività Watson Health alla società di private equity Francisco Partners, ridimensionando le ambizioni un tempo elevate dell’azienda tecnologica nel campo dell’assistenza sanitaria.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il valore delle risorse vendute, che includono set di dati e prodotti estesi e ad ampio raggio, e offerte di software per immagini, è di oltre 1 miliardo di dollari.

L’accordo è un chiaro passo successivo affinché Ibm si concentri ancora di più sulla sua strategia di cloud ibrido e intelligenza artificiale,  ha affermato Tom Rosamilia, vicepresidente senior di Ibm Software. «Ibm continua a impegnarsi per Watson, la nostra più ampia attività di intelligenza artificiale, e per i clienti e i partner che supportiamo nell’IT sanitario», ha inoltre chiarito il manager

Ibm ha lanciato Watson Health nel 2015 con l’obiettivo di utilizzare la sua piattaforma di intelligenza artificiale di base per aiutare gli operatori sanitari ad analizzare grandi quantità di dati e, in definitiva, rivoluzionare il trattamento del cancro. Tuttavia, le ambizioni dell’azienda non sono andate a buon fine e la cessione di diversi asset a Francisco Partners ne è la diretta conseguenza.

Anche dopo aver speso circa 4 miliardi di dollari in acquisizioni per sostenere la propria strategia, Watson Health non ha realizzato il tipo di progresso inizialmente previsto da Ibm e l’unità non ha soddisfatto le aspettative. L’anno scorso, il Wall Street Journal ha affermato che l’unità di business aveva generato circa 1 miliardo di dollari di entrate annuali.

Ibm sta quindi uscendo dal mondo healthcare, in un momento in cui i suoi concorrenti di cloud computing stanno investendo con decisione nel settore. Ad esempio ad aprile, Microsoft ha acquisito la pioniera del riconoscimento vocale Nuance Communications per 19,6 miliardi di dollari nel tentativo di aggiornare la registrazione digitale degli ospedali. E al tempo stesso, Oracle ha annunciato a dicembre che avrebbe speso 28 miliardi di dollari per acquistare il fornitore di sistemi di cartelle cliniche Cerner Corp.

Ibm ha fatto una scelta profondamente diversa, in un periodo storico di grande fermento per l’healthcare, anche sulla spinta impressa dalla pandemia. Il tempo dirà se la sua scelta si sarà rivelata vincente o meno.

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