Lo scorso novembre un team chirurgico di Sofia ha impiantato su un paziente una costola realizzata con una stampante 3D. Si tratta del primo caso del genere in Bulgaria e uno dei primi al mondo.
Un team di medici del Tokuda Hospital ha applicato un metodo innovativo per sostituire le ossa neoplastiche modificate nel trattamento di un paziente di 35 anni, che aveva una formazione tumorale nella costola.
Al paziente Ivaylo Josifov, uno sportivo che per molti anni non ha mai avuto problemi di salute, in seguito a una radiografia dopo una tonsillite, è stata riscontrata una deformità progressiva nell’area della quinta costola destra, accompagnata da gonfiore e dolore. Una malattia congenita che poteva portare a un indebolimento del torace e problemi associati a uno sforzo fisico come difficoltà respiratorie.
Gli studi hanno dimostrato che la soluzione migliore era rimuovere l’osso e sostituirlo con un impianto per limitare l’espandersi della malattia possa espandersi.
I medici hanno optato per la stampa 3D perché garantisce una perfetta rappresentazione della forma originale della costola, sia in termini di spessore che di curvatura.
La compatibilità anatomica assoluta e la precisione dell’impianto erano necessarie, ecco perché la costola poteva essere ricostruita utilizzando la stampa 3D.
Come ha spiegato Filip Turzyński, Responsabile dello sviluppo della qualità di 3DGence, «Il modello di costola progettato individualmente ha consentito un’implementazione molto accurata del nuovo elemento al posto dell’osso rimosso».
Il lavoro sull’impianto della costola è iniziato con una visualizzazione 3D iniziale, l’osso è stato scansionato all’ospedale e la scansione è stata consegnata a 3dbgprint. Questa azienda bulgara aggiustò il modello 3D e lo preparò per la stampa 3D. Era importante che la costola si adattasse anatomicamente alle altre strutture della parete toracica per garantire una corretta ricostruzione.
La costola è stats realizzata con poliammide flessibile e durevole, materiale certificato dalla FDA (Food and Drug Administration) statunitense.
Prima dell’impianto nel corpo umano, sono stati praticati fori da 3 mm nel modello stampato in 3D per facilitare la brocciatura e la proliferazione del tessuto connettivo. Il modello della costola era correttamente sterilizzato in ossido di etilene. Inoltre la stampa è stata anche sterilizzata usando radiazioni gamma e autoclavata a 140° C.
Dopo l’operazione il paziente è in perfetta salute e i medici stanno già pianificando nuovi progetti utilizzando impianti stampati in tecnologia 3D. Questa volta hanno intenzione di creare un impianto di 3 costole con uno sterno.