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Prototipi di sistemi diagnostici perfezionati in 24 ore

Stratasys ha annunciato che Nidek Technologies, società mondiale di attrezzature oftalmologiche, utilizza nella filiale italiana di Padova una stampante Objet500 Connex3 multimateriale, per accelerare le valutazioni cliniche dei suoi sistemi diagnostici. La divisione R&D ha registrato una riduzione del 75% dei costi di prototipazione, riducendo i tempi di consegna del 50% rispetto ai metodi utilizzati precedentemente.

Secondo l’Amministratore Delegato di Nidek Technologies, Cesare Tanassi, l’adozione della stampa 3D multimateriale sta trasformando il processo di prototipazione della divisione.

Il team è ora in grado di utilizzare materiali avanzati per produrre, stampando in 3D, parti che replicano direttamente i componenti finali, valutando in modo rapido e completo la forma e la funzionalità dei dispositivi diagnostici in fase di prototipo.

Cosa fa Nidek in Italia

Nidek Technologies sviluppa una tecnologia per sistemi diagnostici visivi. Con prodotti che hanno un contatto diretto con i pazienti, è fondamentale che la realizzazione di prototipi completamente funzionali riproducano esattamente il prodotto finale.

Tanassi spiega in una nota che «il nostro processo di prototipazione è diventato più preciso e snello con la stampa 3D nel flusso di lavoro. Prima eravamo costretti dalle restrizioni dei metodi tradizionali: esose in termini di tempi di esecuzione e costose, in particolare per stampi e le lavorazioni CNC. Avevamo una flessibilità limitata nei prototipi e, in caso di iterazioni si determinava un aumento dei costi. La stampa 3D supera questi colli di bottiglia permettendoci di convalidare rapidamente i disegni prima di fare i prototipi da validare con la sperimentazione clinica».

Dalle parti in metallo a quelle a fotopolimeri

Nel suo ciclo di sviluppo dei sistemi diagnostici, la divisione ha sostituito i costosi componenti metallici con parti stampate in 3D: «Nel caso del Gonioscope, utilizzando le caratteristiche di durezza e flessibilità del materiale di stampa Rigur, abbiamo sostituito diverse parti in alluminio con un singolo componente stampato in 3D. Il dispositivo così sviluppato ha superato un anno di sperimentazione clinica, esaminato da otto centri medici».

Per Federico Carraro, Direttore della Divisione Meccanica di Nidek: «In precedenza abbiamo usato i metalli per sviluppare il micro perimetro, un lavoro che ha richiesto circa due mesi. Con la nostra stampante 3D Objet500 Connex3, possiamo combinare una vasta gamma di materiali stampati 3D con caratteristiche meccaniche differenti. Ciò consente di emulare con precisione le parti finali, tra cui filettature, sigilli, gomme e componenti trasparenti. In questo caso, abbiamo raggiunto lo stesso risultato funzionale in 24 ore sostituendo le parti metalliche con robusti componenti stampati in 3D».

 

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