Da tempo il settore healthcare è impegnato in attività di trasformazione digitale.
Un percorso da un lato tanto naturale quanto inevitabile; dall’altro spesso portato a termine senza i necessari lavori progettuali.
A imprimere un’accelerazione imprevedibile è stata l’emergenza sanitaria. Infatti, nel breve volgere di poche settimane, innumerevoli organizzazioni sanitarie hanno dovuto mettere in campo strumenti digitali mai testati prima.
Permettere il lavoro da remoto è diventata un esigenza non rinviabile. Decine di migliaia di persone hanno lavorato da casa, spesso cercando di sopperire con molta buona volontà a carenze strategiche o infrastrutturali.
Per fortuna esistono player tecnologici in grado di offrire il proprio supporto al mondo sanitario e alle sue realtà. Uno su tutti sicuramente Vmware.
Vmware, ll cloud come fattore abilitante
Abbiamo quindi voluto parlare di questi temi con Sabino Trasente, Senior Business Solution Strategist della società americana.
Il manager ci ha confermato la forte presenza di Vmware nel settore verticale healthcare.
Non è certo una presenza causale: le soluzioni cloud, finalizzate alla trasformazione digitale, sono fondamentali per le organizzazioni.
Inoltre, come ricordato anche durante il Vmworld 2021, Vmware vuol essere la “Svizzera” del multicloud, neutrale rispetto ai cloud provider ma proattiva nel supportare le organizzazioni clienti.
La società ha giocato un ruolo di primo piano nella trasformazione digitale di innumerevoli organizzazioni. Di fatto, senza tecnologie abilitanti come quelle proposte da Vmware, le difficoltà affrontate durante l’emergenza coronavirus sarebbero state insormontabili. Un esempio fra tutti, le Virtual Desktop Infrastructure. «Senza i desktop virtuali avremmo vissuto in milioni di piccole isole, isolate le une dalle altre», afferma Trasente.
Cloud e persone, la visione di Vmware
Sicurezza, scalabilità e affidabilità sono qualità chiave per le tecnologie nel settore sanitario. Ci è apparso subito evidente il grande livello di conoscenza del settore da parte di Trasente, la cui padronanza di argomenti e tematiche di grande complessità è un evidente valore aggiunto.
Il manager di Vmware ha messo a fuoco alcun punti di grande importanza. Primo fra tutti la centralità del cloud nella trasformazione digitale. Un ruolo davvero insostituibile: l’intera strategia di una moderna organizzazione passa attraverso flessibilità, scalabilità e smart working, Ed è proprio il cloud a rendere tutto questo possibile.
Il cambiamento culturale è necessario e inevitabile. Su questo fronte, le problematiche sono orizzontali a tutti i settore. Un certo livello di resistenza e diffidenza verso le novità fa parte del DNA italiano. Tuttavia, operatori, medici e pazienti si trovano di fronte a nuovi strumenti il cui fine ultimo è migliorare nel profondo la loro attività quotidiana.
La telemedicina è una realtà, i cui benefici sono già evidenti oggi ma lo saranno sempre di più nel futuro a breve e medio termine.
Trasente ha ricordato molti dei pregi dei teleconsulti: il tempo risparmiato sia per pazienti che per medici e specialisti, la riduzione dei rischi di contagio, i risparmi economici sono solo alcuni vantaggi di immediata attualità.
Il ruolo fondamentale della sicurezza dei dati nell’healthcare
Le moderne organizzazioni nel settore healthcare fondano le proprie strategie sui dati. Una mole di dati che diventa ogni giorno più grande. I big data aprono prospettive fino a pochi anni fa inimmaginabili. la ricerca medica, le scelte dei decisori politici (ad esempio lockdown e misure di contenimento) sono tutte basate sull’elaborazione dei dati raccolti.
Le strutture sanitarie possono usare una varietà di dati raccolti per ottimizzare i propri servizi: dai contact center alla pedonalità nei reparti, dai tempi di attesa ai Cup, per non parlare dei dati raccolti dalla apparecchiature elettromedicali. Opportunamente anonimizzati, costituiscono un prezioso bacino di informazioni per migliorare terapie e diagnosi dei pazienti.
Intelligenza artificiale e machine learning, chiosa il manager di Vmware, vedono crescere continuamente la propria importanza, anche all’interno di nuovi strumenti diagnostici (come nell’esempio virtuoso dell’italiana Ubt)
I dati sanitari, vantaggi e perplessità degli utenti
Anche i pazienti ottengono importanti benefici dalla digitalizzione. Basti pensare a ricette elettroniche e fascicolo sanitario elettronico. Dopo decenni di carta, finalmente gli italiani possono avere una versione digitale dei propri dati sanitari.
Tuttavia, avverte Trasente, la fiducia nelle nuove tecnologie è ancora lontana dall’essere consolidata. Fatti di cronaca anche molto recenti (come il data breach della Regione Lazio) costituiscono un fattore di disturbo per la trasformazione culturale di cui abbiamo già parlato.
Come superare queste remore? Secondo Vmware la chiave è garantendo la massima trasparenza nell’uso dei dati, ed elevando la sicurezza ai massimi livello che la tecnologia è in grado di offrire. In particolare un approccio zero trust è non solo preferibile ma largamente auspicabile, in ogni contesto.
A maggior ragione, in un ambiente che (ricorda Trasente) vede coinvolta direttamente la salute degli individui. Un altro punto su cui Vmware insiste particolarmente è la microsegmentazione degli ambienti di rete. Un suggerimento che ci sentiamo di approvare in pieno. Infatti, ogni struttura sanitaria ha al proprio interno innumerevoli nodi di rete, che rendono la superficie di attacco per i cybercriminali decisamente invitante.
Il nodo delle apparecchiature: un rischio per la cybersecurity
Purtroppo, molti device e apparati diagostici sono parte dell’infrastruttura di rete, ma al tempo stesso non sono secure by design, né è possibile applicare patch, men che meno installare soluzioni di endpoint protection. In altri termini, fino alla loro sostituzione costituiscono una costante spina nel fianco per la cybersecurity.
Ecco perché è vitale la microsegmentazione, che permette alle organizzazioni di contenere il più possibile un’eventuale attacco informatico.
Secondo il manager di Vmware è indispensabile utilizzare tutte le tecniche di protezione possibili, come l’endpoint protection, la crittografia dei dati e le SD-WAN. Una particolare attenzione va rivolta ai device mobili, spesso presi di mira dai criminali informatici. Smartphone, tablet e laptop sono utilizzati sempre più spesso in modo promiscuo.
La customer experience e il supporto fondamentale degli sviluppatori
Trasente ha ricordato l’importanza (troppo spesso sottovalutata dalle istituzioni) della customer experience. Un’esperienza utente soddisfacente è alla base del successo di molte iniziative di digitalizzazione. Chiunque di noi abbia usato una piattaforma di ecommerce sa bene quanto possa essere piacevole o noiosa la procedura di acquisto. E anche su questo parametro si baserà per gli acquisti futuri.
Analogamente, un’istituzione sanitaria dovrò offrire ai pazienti interfacce semplici, rapide ed efficaci. In caso contrario il rischio è che le persone preferiscano i canali di comunicazione tradizionali, vanificando i vantaggi della trasformazione digitale.
Stessa riflessione è applicabile a operatori sanitari e professionisti. Anche per loro la digitalizzazione deve fornire vantaggi in termini di semplicità ed efficienza.
A fornire risposte a queste esigenze, e a sfruttare le mille opportunità che si aprono in questi inediti scenari, conclude Trasente, devono essere gli sviluppatori. Le possibilità di business sono enormi; sta ai professionisti coglierle.
Non abbiamo dubbi che anche in questo ambito la creatività italiana saprà stupirci in positivo