Home Applicazioni Wearable Elettrostimolazione: PlatoWork, lo stimolo in più per creatività e concentrazione

Elettrostimolazione: PlatoWork, lo stimolo in più per creatività e concentrazione

L’elettrostimolazione è una tecnologia usata ormai da tempo nelle cure mediche. A livello consumer però, in genere solo a proposito di applicazioni muscolari.

Più recente invece, è l’estensione diffusa alle funzioni cerebrali. Una strada nella quale Platoscience si è cimentata da qualche tempo, arrivando all’interessante risultato di PlatoWork, una sorta di fascia smart per la testa, in grado di stimolare e migliorare alcune funzioni cerebrali. In particolare, memoria, concentrazione e creatività, tre elementi molto presenti nella vita di ogni giorno.

A grandi linee, in genere un neurone per attivarsi deve ricevere uno stimolo abbastanza intenso da altri neuroni. A sua volta, raggiunto detto livello, sarà in grado di attivarne altri, stimolando così l’attività neuronale necessaria a trasmettere gli impulsi ai nervi.

Con l’avanzare dell’età, i primi segnali possono vedersi già a partire da vent’anni e manifestarsi intorno ai trenta, questa capacità inizia a rallentare. Il merito di Platoscience è aver studiato la situazione per mettere a punto una soluzione a portata di utente finale sviluppata intorno alla Transcranial Direct Current Stimulation, una forma di elettrostimolazione non invasiva. Fruibile cioè in totale autonomia, e sicurezza.

Supporto, non alterazione

Aspetto da sottolineare, PlatoWork non attiva neuroni, si limita ad aumentare l’attività di quelli già stimolati, migliorando quindi l’attività cerebrale, senza tuttavia falsarla. Come hanno concluso le ricerche interne della società danese, intervenendo su due zone del cervello, la corteccia dorso laterale prefrontale e il precuneo, la regione del lobo parietale superiore posta davanti al cuneo del lobo occipitale.

Se le premesse possono apparire complicate, il risultato PlatoWork è esattamente il contrario. Il sistema è infatti composto da due archi uniti alla base a formare una fascia a forma di V da appoggiare sulla testa senza alcuna difficoltà. Dall’app a cui si collega via Bluetooth, effettuata la selezione della modalità non resta altro da fare se non avviare il dispositivo.

Durante la messa a punto, il materiale dei due archi, regolabili, è stato modificato fino a optare per parti in silicone necessarie a garantire il comfort durante l’uso e la resistenza. Anche i tre elettrodi sono ricoperti da materiale morbido, mentre sensore Bluetooh e batteria sufficiente per dieci applicazioni sono integrati nella parte anteriore.

Sono quattro le modalità disponibili: Learn, Create, Concentrate e Rethink. In pratica, altrettanti momenti impegnativi di una giornata dove spesso ci si trova in difficoltà nel procedere per mancanza di idee o di stimoli. Invece di cercare la soluzione in una serie di caffè, PlatoWork si candida come alternativa diretta per arrivare al cuore del problema.

Importante ribadire, è un sistema per migliorare le prestazioni esistenti. Non è in alcun modo pensato per andare oltre i propri limiti o invogliare ad attività nelle quali non si è abituati a cimentarsi. L’obiettivo Platoscience rimane aiutare a risolvere un problema, non risolverlo per conto dell’utente.

D’altra parte, il messaggio sembra stato recepito dal mercato, e decisamente apprezzato. Proposto su Indiegogo a un prezzo intorno ai 300 euro, PlatoWork è andato ben oltre l’obiettivo iniziale del crownfunding, arrivando a coprire tredici volte la richiesta, grazie a 900 sottoscrizioni.

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