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Con la lente a contatto smart, un occhio in più contro il diabete

Una semplice lente a contatto smart potrebbe essere in grado di rendere più facile la vita a chi soffre di diabete. Un gruppo di ricercatori presso la coreana Postech, Pohang University of Science and Technology ha infatti sviluppato un sistema in grado di sfruttare i LED in questa direzione.

Secondo i primi risultati, il progetto di lente a contatto smart si rivela utile anche al trattamento della retinopatia diabetica, in combinazione a un dispositivo indossabile anche questo sviluppato su misura.

L’aspetto originale delle lenti a contatto smart prevede l’utilizzo di Micro LED affiancati da un fotorilevatore in grado di misurare la concentrazione di glucosio presente nei vasi sanguigni congiuntivali attraverso la luce NIR, gli infrarossi con lunghezza d’onda compresa tra 750 nm 2.500 nm.

Pronti a entrare in commercio

Il progetto coreano si è prontamente rivelato concreto, al punto da raccogliere subito l’attenzione di Stanford Medicine, intenzionata a metterlo in commercio nel giro di pochi mesi.

Le sperimentazioni infatti, hanno fornito dati incoraggianti. Le lenti a contatto smart sono state applicate per un mese a un coniglio ammalato di retinopatia diabetica, attivando ripetutamente la fonte luminosa.

Per prima cosa, la tecnologia ha confermato l’affidabilità nel rilevare il livello di zuccheri nel sangue prima e dopo un pasto, situazione dalla quale possono scaturire complicazioni. Gli esperimenti condotti però, hanno permesso di spingersi oltre, arrivando a indicare un trattamento per il danno provocato alla retina, con una significativa riduzione dell’angiogenesi

In pratica, il sistema riesce a rilevare il rischio diabete dalla concentrazione di glucosio presente nei condotti lacrimali, e fornire indicazioni per i farmaci utili alla cura.

Prendendo spunto dai risultati raggiunti, il team sudcoreano ha sviluppato anche un dispositivo medico indossabile in grado di analizzare la concentrazione di glucosio nel sudore, altro strumento utile nella diagnosi diabetica.

In collaborazione con PHI Biomed è stato infine sviluppato un sistema Bluetooth in grado di visualizzare i valori del diabete rilevati direttamente sullo smartphone.

L’obiettivo più immediato è ora avviare una prima fase di test clinici. Si punta a partire già nella prima parte dell’anno.

 

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